Capistrello. “Quello che sta accadendo a Capistrello in ordine ai lavori sulle scuole è particolarmente allarmante”. Questo il commento di Alessandro Croce, segretario di circolo del Partito democratico di Capistrello alla luce dello slittamento della ripresa delle lezioni scolastiche alla Santa Barbara. “A causa di un modo di amministrare approssimativo e improvvisato, i ragazzi e i bambini della Santa Barbara, dopo la lunga pausa natalizia, stanno perdendo due settimane intere di lezione”, ha continuato Croce, “questi ultimi potranno tornare a frequentare la scuola presumibilmente (ce lo auguriamo) solo dal 22 gennaio prossimo, salvo colpi di teatro dell’ultim’ora. Senza contare i danni in termini didattici ed educativi che gli stessi stanno inevitabilmente subendo e che rischiano di diventare incalcolabili oltre che irreversibili.
Non possiamo tacere, in tal senso, una circostanza che viene minimizzata irresponsabilmente dall’amministrazione ma che rischia di essere decisiva: esiste un tetto minimo di 200 giorni da destinare alle lezioni al di sotto del quale non si può andare.
Tale circostanza è nota a Ciciotti e ai suoi in quanto il Ministero competente, interrogato dalla stessa Amministrazione al riguardo, ha espressamente chiarito che il limite minimo dei duecento giorni non è derogabile se non in caso di cause di forza maggiore le quali devono consistere in eventi non prevedibili e non programmabili. Ed è proprio questo il punto: quei lavori, invece, erano ampiamente previsti e quindi programmabili. Cosa succederà se, magari a causa del maltempo che in questo periodo è tutt’altro che infrequente a Capistrello o di altre circostanze impreviste, gli alunni saranno costretti a saltare altri (a questo punto preziosissimi) giorni di lezione? Sarebbe stato bene che Ciciotti si fosse posto questa fatidica domanda ben prima di oggi quando sarebbe stato ancora possibile intervenire e correggere la rotta.
La verità è che l’Amministrazione comunale, come ha dimostrato in molte altre occasioni, è miope e incapace di programmare in anticipo le attività più importanti tra le quali, certamente, i lavori per l’adeguamento sismico delle strutture scolastiche.
La gran mole dei disagi che stanno subendo sia i ragazzi della Santa Barbara che quelli della Sabin si sarebbero potuti evitare se solo si fosse usato un minimo di buon senso magari semplicemente raccogliendo, anche solo in parte, i suggerimenti tempestivi che tanto il locale circolo del Partito Democratico quanto la minoranza consiliare hanno cercato di portare come contributo costruttivo a questa amministrazione in Consiglio comunale e fuori.
In questo senso mi sento di esprimere tutta la mia vicinanza alle famiglie interessate da questo problema le quali, giustamente, hanno inteso esprimere, peraltro in modo civile, la loro preoccupazione a Ciciotti e ai suoi. Come risposta hanno ottenuto solo informazioni contrastanti che le hanno disorientate e sono state tacciate pubblicamente di essere politicizzate da un sindaco evidentemente poco sensibile e rispettoso dell’altrui sacrosanta preoccupazione.
Il problema della sicurezza delle scuole va al di là dei colori politici e della propria convenienza personale. È ora che Ciciotti e i suoi comprendano questo elementare concetto ma è anche ora che si assumano le proprie responsabilità per l’approccio inadeguato che hanno avuto sulla questione”.