Avezzano. Al Liceo Classico i lavori di messa in sicurezza sono fermi da un mese e ora il dirigente scolastico, Ilio Leonio, chiede chiarezza da parte della Provincia. “Il progetto era sbagliato dall’inizio”, afferma, “e ora la Provincia dovrà comunicare come stanno realmente le cose”. Intanto la Rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica, ReLuis, sta elaborando un nuovo parere sul progetto preliminare di intervento supportando la Provincia dell’Aquila. Secondo il piano, il nuovo Liceo Classico “Torlonia” doveva essere pronto in novanta giorni grazie a un investimento di circa ter milioni e 370mila euro. La Provincia sperava di poter far rientrare gli studenti nella sede storica di via Marconi, ma le cose sono andate diversamente. Dopo il trasferimento dei ragazzi nel centro studi Noesis e nella sede dell’ex Inail di via Fontana, all’inizio di ottobre è stato aperto il cantiere che doveva essere chiuso entro le prime settimane dell’anno. Le fondazioni del Liceo “Torlonia” però, poste su diversi piani, hanno creato disagi ai progettisti che hanno dovuto sospendere gli interventi e rivedere la messa in sicurezza dell’edificio. “La ReLuis”, ha affermato l’ingegnere Andrea Prota, che sta curando il progetto per le scuole della Provincia dell’Aquila per conto della ReLuis, “ha fornito inizialmente supporto tecnico, insieme al Dipartimento della Protezione Civile, al Provveditorato alle Opere Pubbliche per gli interventi di rafforzamento locale delle scuole comunali di l’Aquila e del cratere sismico poi è partito il programma per le scuole provinciali di Avezzano e Sulmona. La ReLuis ha fornito un supporto alla Provincia per la definizione degli aspetti strutturali dei progetti preliminari di intervento, poi l’ente ci ha comunicato che, durante le prime fasi di cantiere, sono emerse alcune informazioni prima non note. I tecnici della Provincia quindi ci hanno richiesto un nostro supporto tecnico. Cercheremo di dare il nostro contributo alla Provincia nel giro di qualche giorno, ma saranno l’ente e l’impresa aggiudicataria a decidere alla fine quale strada intraprendere”. La sospensione degli interventi, legata quindi alla rielaborazione dei progetti, creerà dei ritardi anche negli interventi di messa in sicurezza della scuola. “Era noto a tutti che l’edificio del Liceo Classico è costruito sulle palafitte di cemento”, ha chiarito Leonio, “era chiaro che l’idea di sollevarlo era praticamente impossibile da realizzare. Dal momento che i lavori sono fermi ormai da quasi un mese”, ha concluso Leonio, “i tempi fissati per il rientro a scuola degli studenti non verranno più rispettati. Aspetto che la Provincia mi comunichi ufficialmente lo stato delle cose perché fino a oggi nessuno l’ha fatto”.