Tagliacozzo. La polemica politica in città si sta trasformando in una guerra senza esclusione di colpi e sta assumendo la connotazione di frattura sociale anche con l’utilizzo di volantinaggio, tanto che sono state già annunciate querele. Il clima di grande tensione nella politica cittadina, dopo le vicende legate all’ospedale e alla sanità, ora ruota attorno ai lavori di sistemazione del tetto della scuola. Per l’opposizione le procedure utilizzate non sarebbero cristalline, mentre per la maggioranza che ha replicato stilando un documento con leggi e date, è tutto in regola.
Ci si domanda come mai, se spesso vengono rilevate irregolarità in Comune, non vengano poi segnate alle autorità competenti come la Procura di Avezzano o le forze di polizia. Per il momento non ci risulta ancora alcun esposto al riguardo.
Secondo i consiglieri comunali di minoranza, Alfonso Gargano (ex assessore), Bruno Rossi, Roberto Giovagnorio, Giampietro Pendenza e Vincenzo Giovagnorio per riparare il tetto della scuola è stata utilizzata una procedura d’urgenza che però non è stata così urgente nei fatti.
«L’apertura delle scuole è ormai alle porte», si legge nel documento sottoscritto, «molti sono i problemi che i nostri ragazzi e le loro famiglie dovranno affrontare con l’inizio dell’anno scolastico. Le preoccupazioni della situazione economico-sociale, i rincari dei libri di testo e l’acquisto del corredo scolastico graveranno non poco sulle entrate delle famiglie in questo mese e, come se non bastasse, a ciò si aggiunge anche un ulteriore grave disagio: il rifacimento del tetto della scuola elementare “Domenico Bevilacqua” danneggiato dalla nevicata del febbraio scorso.
Fin dai primi giorni di quell’eccezionale evento, fu effettuato un sopraluogo dai tecnici del comune che rilevarono il cedimento di alcune travi di sostegno della struttura del tetto.
Immediatamente l’Amministrazione si mise all’opera, trovando fortunatamente l’architetto Carlo Tellone al quale affidò con procedura d’urgenza la risoluzione del problema. L’Architetto ha subito approntato un progetto e si stabilì che i lavori sarebbero iniziati a fine giugno e si sarebbero conclusi a fine agosto.
Agli inizi di settembre sono state montate le impalcature. I lavori di fatto ancora non sono iniziati. Lunedì 17 settembre ci sarà la riapertura delle scuole. L’edificio “D. Bevilacqua” ora è un cantiere. I bambini saranno dislocati parte presso l’Edificio A.N.F.A.S.S. su Via delle Macchie (località “Campo Boario” in prossimità dell’isola pedonale istituita lo scorso 28 agosto) e parte nelle restaurate cantine del Palazzo Ducale!
Perché l’amministrazione del Sindaco Di Marco Testa ha affidato l’incarico con “procedura d’urgenza” se poi i bambini, da febbraio fino alla chiusura per la pausa estiva nel mese di giugno, hanno seguitato a frequentare l’edificio con il tetto lesionato? Fermo restando che siamo certi che i bambini abbiano potuto seguitare a frequentare la scuola nella situazione più sicura e tranquilla, ci domandiamo: che bisogno c’era di attivare tale procedura d’urgenza se i lavori dovevano iniziare in giugno? Siamo a settembre e, al di là delle impalcature montate, ancora non si vede nulla!
Ai maliziosi verrebbe da pensare che il ricorso all’urgenza potrebbe essere una scusa per fare i propri comodi. Noi non pensiamo a questo perché sarebbe troppo cinico supporre che si sfruttano anche situazioni di emergenza e di disagio per i bambini al fine di creare guadagni facili ai soliti noti. .Non possiamo assolutamente credere a ciò!
Resta il fatto che il Sindaco Maurizio Di Marco Testa, che in febbraio aveva anche la delega ai Lavori Pubblici, avrebbe dovuto agire “in vigilando” affinché l’assegnazione dell’incarico non avvenisse con “procedura d’urgenza” (visto che poi l’urgenza non si è rivelata tale!) ma avvenisse per le vie ordinarie a mezzo di pubblica gara.
Lo scorso 4 settembre, il sito internet del nostro Comune pubblicava l’avviso dell’esito di gara per il “Rifacimento del tetto e della facciata dell’edificio scolastico Scuola Elementare D. Bevilacqua”. Il verbale dell’aggiudicazione porta la data del 23 agosto 2012. L’importo base d’asta era di circa 280.000 Euro. Il sistema di aggiudicazione è stato una “procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara ai sensi dell’art. 122 comma 7 ed art. 57, comma 6 del Decreto Legislativo 163/2006”. Le imprese invitate sono state sette; solamente due sono state ammesse; l’impresa aggiudicataria del bando, con un ribasso del 31,200% (molto alto in verità…), è risultata essere la SACIT s.r.l. di Tagliacozzo (AQ) per un importo contrattuale di Euro 189.734,89 (compresi oneri di sicurezza). Complimenti sinceri per il grosso ribasso e buon lavoro alla ditta aggiudicataria!
Tutto ciò per informare i concittadini compiutamente, in ogni dettaglio, sull’importante argomento, ma anche sulle mancanze e sui ritardi dell’amministrazione Di Marco Testa che poteva con maggiore sollecitudine affrettare le procedure burocratiche, far lavorare la ditta nel periodo estivo e riaprire la scuola puntualmente con il tetto restaurato”.
Il sindaco Maurizio Di Marco Testa e gli amministratori di maggioranza, una volta appreso il contenuto del volantino, hanno preparato una relazione da distribuire ai cittadini con leggi e date riguardanti la vicenda della scuola e accusando l’opposizione di aver mistificato la realtà alle spalle dei cittadini solo in modo strumentale.
«L’incarico affidato all’architetto Carlo Tellone per il “Rifacimento del tetto della scuola elementare Domenico Bevilacqua”», si legge nel documento della maggioranza, «rientra pienamente nelle fattispecie previste dalla legge che regola la materia in particolar modo il “Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, laddove all’art. 125. comma 11 ultimo periodo recita:
”…. Per servizi o forniture inferiori a quarantamila euro, è consentito l’affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento”.
L’incarico relativo alla “Progettazione del tetto della Scuola elementare Bevilacqua” essendo inferiore alla soglia prevista dall’ art.11 del codice dei contratti pubblici, può essere affidato attraverso una scelta diretta del professionista che viene demandata al responsabile del procedimento.
Nel caso specifico l’ufficio ha chiesto un’ offerta al professionista il quale ha ritenuto di offrire le stesse condizioni applicate alle pratiche post-sisma dell’Aquila, ossia il 35% di sconto complessivo, pertanto con condizioni particolarmente vantaggiose per l’Ente. Come è evidente dagli atti e dalle norme in vigore, l’incarico è perfettamente legittimo, l’ufficio ha agito nella massima trasparenze e nell’interesse dell’ente, il progettista ha rimesso una proposta applicando anche un congruo sconto rispetto alle tariffe professionali, pur non essendo posto a gara.
Tutto l’iter successivo al progetto preliminare parte, non poteva essere altrimenti, solo dopo l’approvazione del bilancio avvenuta in data 12/07/2012, e solo dopo questa data è stato possibile acquisire ed approvare il Progetto Definitivo-Esecutivo, che nel frattempo era stato predisposto e presentato in data 27/07/2012 prot. 9020.
E’ singolare che si sollevino oggi dubbi sull’affidamento di servizi tecnici in forma diretta per la sistemazione del tetto della scuola Bevilacqua, mentre la stessa cosa non è stata sottolineata in occasione di identica prassi seguita di recente per l’intervento di “Messa in sicurezza del cimitero di Tremonti” o, parimenti, non più tardi di un paio di anni fa, nella scelta di alcuni professionisti per altre opere pubbliche (Piazza di Colle S. Giacomo e Sistemazione di tratti stradali in Villa San Sebastiano), tra l’altro con condizioni ‘economiche’ meno favorevoli di quelle offerte dall’arch. Carlo Tellone, quando era Assessore ai LL.PP. uno dei firmatari dell’odierno volantino: come attuò egli, all’epoca, il suo ruolo “in vigilando”????
Quanto scritto dai consiglieri di opposizione insieme ad Alfonso Gargano è strumentale e si evince facilmente dalla lettura dei documenti che riportano le date. Tutto è stato eseguito nel minor tempo possibile con il preciso obiettivo di realizzare i lavori in tempi brevi per permettere ai ragazzi di usufruire di una scuola a norma e sicura:
– Il tempo trascorso tra la comunicazione dell’affidamento dell’incarico per la redazione
del progetto preliminare (29/03/2012) e la consegna dello stesso al Comune da parte del
professionista incaricato (05/04/2012): 6 giorni ;
– Il tempo trascorso dall’approvazione del Bilancio e del Piano Triennale delle opere pubbliche
(12/07/2012) e la consegna del Progetto Definitivo-Esecutivo (composto da 18 elaborati) (27/07/2012): 15 giorni;
– Il tempo trascorso dalla consegna del Progetto Definito-Esecutivo (27/07/2012) e
l’espletamento della gara per l’esecuzione dei lavori (23/08/2012): 28 giorni;
– Il tempo trascorso dalla comunicazione al progettista da parte dell’ufficio Tecnico di avvenuta
assegnazione dei lavori all’impresa (31/08/2012) e l’inizio dei lavori ufficializzato con verbale
redatto dal professionista e l’impresa (03/09/2012): 3 giorni.
E’ evidente che l’impegno di tutte le parti coinvolte, Amministrazione Comunale, Responsabile dell’Ufficio Tecnico, Professionista incaricato, è stato massimo, tutto finalizzato a contrarre i tempi delle varie fasi da attuare, nel rispetto delle norme e della trasparenza amministrativa, con il solo scopo di riconsegnare ai ragazzi che la frequentano una scuola sicura nella sua interezza.
Oggi i lavori sono iniziati, la ditta che si è aggiudicati i lavori è perfettamente consapevole dei rischi d’impresa derivanti da un ribasso e dai tempi di esecuzione previsti.
Le fasi per affidare l’ incarico di progettazione e la gara per l’esecuzione dei lavori non hanno seguito nessuna “procedura di somma urgenza” pur essendoci tutti i presupposti, ma hanno semplicemente rispettato le norme che regolano la materia, come già in altri casi e lavori era stato già fatto.
Insinuare dubbi, sospetti e falsare la realtà non onora l’opposizione + Alfonso Gargano, che hanno solo un atteggiamento rancoroso e miope e soprattutto, non persegue gli interessi della collettività tagliacozzana che tra qualche mese avrà una scuola più sicura”.
Il sindaco ha chiosato citando una canzone del cantautore Franco Califano e affermando che “questi sono i fatti, “il resto è noia””.