Celano. Protesta dei lavoratori e dei sindacati davanti alla clinica L’Immacolata di Celano, che chiedono la riapertura graduale, come previsto, ma la proprietà dice no. La Uil Fpl della provincia di L’Aquila non ci sta e annuncia dure azioni.
“Nonostante l’ordinanza regionale del 05 maggio scorso a firma del Presidente Marco Marsilio”, affermano Antonio Ginnetti, segretario provincia e Florindo De Angelis, responsabile sanità privata area Marsica, della Uil Fpl, “con la quale si rilancia la quasi totalità di tutta l’attività sanitaria delle case di cura private già da oggi, la proprietà ha deciso di non procedere con l’iter di riapertura”.
Per la Uil Fpl “la clinica deve riaprire immediatamente con tutte le cautele e i protocolli di sicurezza del caso. In caso contrario potrebbe configurarsi una interruzione di pubblico servizio e ci vedremo costretti a interventi incisivi.
Fino a ora, con l’emergenza sono state messe da parte le altre patologie. E’ quindi necessario ripartire gradualmente con tutte le altre attività no-covid. E’ inaccettabile la stasi della clinica di Celano che svolge un servizio importante per tantissimi anni e che ha garantito e continua a garantire non solo a questa città, ma a tutto il comprensorio della Marsica, oltrepassando anche i confini regionali, un presidio di qualità e di alta specializzazione nel campo della cura e dell’assistenza sanitaria, tant’è che la stessa è stata sempre contornata nelle attività espletate da ottimi professionisti, che hanno garantito un alto profilo della qualità delle cure”. La Uil chiede quindi “il rispetto dell’ordinanza regionale a tutela degli utenti e dei lavoratori e domanda al Consiglio di Amministrazione della stessa Casa di Cura quale è la reale situazione riguardante la possibilità di una imminente vendita”.