Avezzano. Dopo la protesta dei25 lavoratori del Centro di ricerche ambientali e biologiche abruzzese con sede ad Avezzano (Crab), senza stipendio da otto mesi, arrivano le reazioni del mondo politico e istituzionale. I dipendenti non accettano l’approvazione di bilancio, documento finanziario legato a una cassa integrazione finalizzata a un progetto di ristrutturazione il cui disegno di legge, pronto da mesi, non è mai stato esaminato dalla Giunta regionale. Hanno poi parlato di immobilismo del Comune, della Regione e della Provincia. I lavoratori replicano infuriati alle rassicurazione del consigliere provinciale del Pdl Felicia Mazzocchi che su delega del presidente della Provincia Antonio Del Corvo aveva partecipato all’assemblea per l’approvazione del bilancio 2011. «Siamo lieti di apprendere che la Provincia si farà promotrice per supportare il disegno di legge per la ristrutturazione dei Centri di Ricerca Regionali», affermano, «ma contemporaneamente ci domandiamo perché ciò avvenga a distanza di quattro mesi dall’approvazione in sede di Assemblea dei Soci dove la Mazzocchi era presente.
Reazioni sull’intervento della Mazzocchi arrivano anche dal consigliere provinciale del Pd, Lorenzo Berardinetti, che si dice «sconcertato di come si possa usare la difficoltà di tante famiglie solo al fine propagandistico». «La Provincia», ha affermato, «pur essendo socia del Crab non ha competenza come mi hanno ricordato i miei colleghi di maggioranza quando diversi mesi fa ho sollevato il problema in Commissione Lavoro dove da mesi si fanno solo chiacchere senza giungere mai a una conclusione. Del resto», ha aggiunto Berardinetti, «da quando si è insediata la giunta Del Corvo sono stati cambiati quattro assessori al Lavoro, l’ultimo dei quali ancora non abbiamo avuto il piacere di vederlo al lavoro. Da dicembre stiamo discutendo del problema dei precari che ancora non ha trovato soluzione, come potremmo occuparci del Crab?». Secondo Berardinetti, l’intervento della Provincia non potrebbe risolvere il problema perché, invece, «servirebbe un’intesa tra le istituzioni guidate dal Comune di Avezzano che mi auguro sarà guidato dal candidato Gianni Di Pangrazio, che ha già annunciato un tavolo di lavoro per salvaguardare la struttura avezzanese e salvare i posti di lavoro». Torna a intervenire sul Crab anche Andrea Fidanza della segreteria regionale del Partito Democratico. «La Mazzocchi», afferma Fidanza, «ha utilizzato l’ennesima ingiustizia per fare campagna elettorale in vista del ballottaggio. Invece il Pd già a Luglio aveva sollevato il problema e studiato un modo per salvare il Consorzio. La Regione aveva la soluzione in mano con la trasformazione dell’Arssa da Ente a Dipartimento alla quale collegare anche il Crab. I consiglieri Pdl, tra cui i marsicani, votarono contro. Il nostro emendamento è stato bocciato preferendo spoliare ancora una volta le zone interne dell’ Abruzzo, trasferendo altrove gli stessi servizi e con costi maggiori. Tutta la responsabilità ricade quindi sulla Regione -conclude l’ esponente del PD- amministrata dal PDL e solo oggi gli esponenti provinciali dello stesso partito si ricordano delle scellerate scelte portate avanti dai loro diretti superiori».