Avezzano. Ad Avezzano, è autunno, ma solo per chi non vive con l’estate dentro al cuore. I piccoli allievi dell’Avezzano Nuoto si tuffano nella fontana dipinta di ‘rosa’ per la Lilt per un selfie sociale. Le foto sono state scattate dal fotografo Antonio Oddi.
Sulla griglia di partenza a ‘bordo fontana’, 15 baby nuotatori del sociale. Sorridi oggi alla Lilt e sorriderai domani alla vita. Potrebbe essere questo il messaggio di fondo del gesto insolito che, stamattina, presso la fontana della piazza principale della città, ha visto pallanuotisti e nuotatori in erba ‘tuffarsi’ nell’acqua fredda di metà ottobre. Nella curiosità generale e nello stupore dei passanti, 15 atleti, facenti tutti parte della società sportiva dell’Avezzano Nuoto, in campo dall’anno 2004, si sono infilati i costumi ufficiali di gara, comprese cuffie e , ed hanno praticamente ‘invaso’ il monumento simbolo della città marsicana di Avezzano. Il tutto per una foto di gruppo alquanto originale. Il luogo: la fontana di Piazza Risorgimento. Il motivo? Lo spiega il presidente della società sportiva, Massimo De Leonardis, responsabile degli impianti della piscina comunale di Avezzano. «Sulla scia di quanto realizzato nelle scorse occasioni, una fra tutte la conferenza a carattere oncologico tenutasi proprio a bordo vasca il giorno 3 ottobre scorso, l’Avezzano Nuoto oggi sceglie di tendere una mano ‘originale’ alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori della Provincia di L’Aquila. Abbiamo deciso di immortalare 15 giovani speranze nelle acque tinte di rosa della fontana per la famosa Campagna del Nastro Rosa Internazionale. La Lilt, in provincia, da trent’anni a questa parte, si schiera al fianco delle donne e degli uomini per proteggerli e preservarli dalla minaccia tumorale. Noi abbiamo voluto dare, attraverso una rappresentativa delle squadre operanti presso la piscina comunale, un’immagine nuova e particolare, mai realizzata prima, proprio perché, a mio avviso, il sociale va aiutato anche attraverso questo tipo di gesti eclatanti». La società sportiva Avezzano Nuoto si è gemellata alla Lilt provinciale, guidata dal presidente Antonio Addari, medico chirurgo e senologo, nel mese di settembre scorso. Obiettivo del gemellaggio: il cercare di diffondere, quanto più possibile, la cultura della prevenzione del cancro nella popolazione provinciale. Il mese di ottobre, la Lilt, lo dedica, da 23 anni a questa parte, alla sensibilizzazione della prevenzione e della cura del tumore al seno femminile. «Una mano in più fa sempre bene», conclude De Leonardis. Le fotografie sono state scattate dal fotografo Antonio Oddi.
«Credo che anche i più giovani debbano fare qualcosa per aiutare la gente a capire e a comprendere l’importanza della prevenzione del tumore. – così un rappresentante del settore Nuoto di Avezzano, Alessandro Lilli – Questa foto così divertente e giocosa nasconde, in realtà, un messaggio serio: anche noi crediamo in un mondo migliore, che sia il più lontano possibile dalle malattie. Siamo contenti di aver preso parte ad uno scopo che, in un certo senso ci sovrasta, ma dall’altro trova energia anche dalle nostre gesta. Fare qualcosa per la città, anche se in costume e in una fontana: 0% imbarazzo, 100% voglia di fare». Gli fa eco il capitano della squadra di Pallanuoto avezzanese, Marco Proietto, che afferma: «Abbiamo preso la questione con molta serietà, poiché sappiamo quanto sia seria la Lilt come associazione di volontariato. In costume, nel mese di ottobre, non è proprio il massimo per una domenica mattina, ma il gioco è valso la candela. Ci siamo divertiti ad organizzare gli scatti fotografici. Io vengo dal mondo del calcio: ora la Pallanuoto fa parte del mio DNA. Ciò che mi è stato insegnato da questo sport, sopra ogni altra cosa, è stata l’importanza di sapermi confrontare con gli altri per trarne consigli e ricchezze; con la Lilt, abbiamo fatto proprio questo: siamo cresciuti in coscienza e saggezza per il futuro». Divertimento, squadra, sociale: questi i tre punti portati a casa, nel Campionato della vita, dai ragazzi del Nuoto marsicano. Si dice che un gesto, a volte, valga più di mille parole. Di domenica, si è passata la palla della Prevenzione alla città, sperando che quest’ultima la prenda al volo e segni, una volta per tutte, il goal della vita.