Avezzano. 21 giorni di esilio forzato, causa squalifica, sono un tappo pronto a saltare per la pressione accumulata, un desiderio dirompente di tornare a sporcarsi la maglia con l’erba del campo e a lottare per la causa biancoverde. L’attaccante Raffaele Ortolini, durante le 3 giornate di stop, ormai scontate, ha vissuto con un
tumulto di sentimenti contrastanti le conseguenze psicologiche della sanzione inflittagli. Una miscela interiore che tornerà utile, come motivazione, nell’incontro di domani, alle ore 14.30, allo stadio dei Marsi, contro il Campobasso. “La lunga sosta forzata”, dichiara Ortolini, “è stata il periodo più brutto della mia carriera. Ho preso la squalifica per un’ingenuità e ho vissuto tutto con grande sofferenza: star bene e non poter dare il contributo alla squadra è tremendo. Se il mister mi chiamerà farò leva su grandi motivazioni, non vedo l’ora di giocare”
2 reti in poco meno di 3 gare giocate e ora i tifosi contano sulla tua prestanza fisica per catturare le traiettorie aeree e violare la difesa avversaria. “Ogni gara è diversa dall’altra”, risponde Ortolini, “, si può segnare di testa o con altre modalità.
Per la gara di domani in panchina non ci sarà Ferazzoli, squalificato per l’espulsione a Termoli; sarà sostituito dall’allenatore in seconda Gerardo Fiorillo. Situazione disponibili. Tra gli infortunati, a Roberti si è aggiunto Golia. Pietrangeli è squalificato mentre Pinelli è a disposizione. In avanti rientra, come detto, Ortolini.