Celano. Per fortuna nessuno -almeno finora- ha dato seguito a quello che i futuristi invitavano a fare circa un secolo fa, cioè distruggere le biblioteche. Perché -se così fosse stato- non si sarebbe potuta vivere la giornata all’insegna della cultura e dell’ammirazione per i testi e i reperti del passato, giornata voluta ed organizzata dall’associazione culturale Avezzano’Europa, in occasione di una visita agli autentici ‘tesori’ contenuti nella biblioteca di Santa Maria Valleverde, a Celano. L’iniziativa è stata appunto curata dall’Associazione Avezzano’Europa, in collaborazione con il Comitato celanese per il centenario della Grande Guerra e del terremoto. Guidati dai rispettivi presidenti, Brizio Montinaro per Avezzano’Europa e Ilio Nino Morgante per il Comitato celanese, e accompagnati da un folto numero di membri dei direttivi e di aderenti alle due associazioni, i partecipanti hanno potuto visitare l’imponente biblioteca di Santa Maria che, con i suoi oltre 300.000 volumi, rappresenta un patrimonio di inestimabile valore per la storia e la cultura non solo marsicana ed abruzzese. A fare gli onori di casa padre Osvaldo Lemme, da sempre infaticabile curatore e difensore della grande valenza culturale della struttura. Ad illustrare sapientemente i contenuti e l’importanza della biblioteca -e soprattutto a sollecitare la necessità di un sistematico lavoro di catalogazione dei ‘tesori’ in essa contenuti- è stato l’ingegner Sergio Iacoboni, cultore di storia locale, fra l’altro autore (insieme a Pina Mascitti e Vero Fazio) del poderoso volume “Cent’anni fa accadde”, uscito recentemente su iniziativa del Comitato celanese per la Grande guerra e il terremoto. Insomma una giornata -conclusasi poi con una conviviale ad Avezzano- che ha visto dispiegarsi ancora di più la già avviata e proficua collaborazione tra associazioni di carattere culturale che hanno come comune obiettivo quello di contribuire ad una crescita complessiva, umana e sociale, di tutto un territorio.