Avezzano. Il direttivo dell’associazione “Avezzano città territorio” – rappresentato da Paolo Manfreda (coordinatore), Giovanni Maria De Pratti, Daniela Macera, Ilio Leonio, Gianni Passalacqua, Alfredo Chiantini, Adelmo Di Salvatore, Ezio De Pratti, Luigi Di Fabio, Giovanni Paoloni, Lorenzo Fallocco, Emanuele Pescante, Antonella Tarquini, Eliseo Palmieri, Lidia Pitari, Enza Di Domenico, Tonino Bossi, Vincenza Angeloni, Patrizia Moriconi e Massimo Nicolai – esprime preoccupazione, rammarico e riprovazione per la modalità poco civile e vuota di contenuti, palesata nella conduzione della campagna elettorale da parte del candidato antagonista del sindaco Di Pangrazio e fa appello alla cittadinanza affinché voglia consentire, con il voto di domenica prossima, la prosecuzione del progetto di innovazione e di efficienza che l’Amministrazione in carica ha attivato con intelligenza e con passione.
L’impegno messo in cantiere nel quinquennio, per accrescere e consolidare la percezione e l’idea di Avezzano come Città territorio, in un rapporto saldamente interstrutturato, pervasivo e permanente, con i Comuni della Marsica, la Provincia, la Regione, il Governo nazionale, in proiezione Europea e Mediterranea, deve trovare potenziamento in un’idea di autonomia chiara, decisa e autentica, scevra da sudditanze nei confronti di vassalli inclini a chiedere il prezzo del loro appoggio, soprattutto se si tratti di un candidato che non possiede sufficienti doti di autodeterminazione, come la sua storia denuncia con evidenza. Il lavoro finora realizzato non può essere disperso e la conferma del sindaco e dell’amministrazione Di Pangrazio rappresenta un momento fondamentale per la difesa e il potenziamento dei servizi, il rilancio delle attività produttive, lo sviluppo del turismo, la formazione e la creazione di prospettive per i giovani.
La costruzione di percorsi di cittadinanza attiva, la definizione di progetti e di programmi di sviluppo sociale, economico e culturale della Città, in una trama di valori condivisi, che costituiscano punti saldi di orientamento della convivenza civica e della qualità della vita, è possibile, in questa fase di gravi difficoltà politiche, solo in una prospettiva di sviluppo e di evoluzione dell’esperienza amministrativa in atto, che sarebbe drammatico interrompere per consegnare la Città a personaggi di scarsa competenza amministrativa, di carente autonomia politica, di limitate competenze relazionali, come ampiamente dimostrato anche in una campagna elettorale priva di ogni indizio programmatico e satura di insulti e di falsità.