Avezzano. “L’urina dei cani fa seccare o comunque rovina la crescita di alcuni esemplari di piante. I nostri amici a quattro zampe, inoltre, potrebbero compromettere il nuovo impianto di irrigazione”. Sono state queste le motivazioni che hanno spinto l’assessore all’ambiente Crescenzo Presutti a vietare l’ingresso dei cani all’interno del riqualificato parco Torlonia.
“Il mio compito”, ha evidenziato, “è quello di garantire che la Villa cittadina sia tutelata in quanto si parla di un giardino storico e dunque luogo sottoposto a vincoli derivanti dalla legge Bottai, che disciplina la tutela dei beni culturali. Ben 4mila piantine di bosso sono state appena seminate e il manto erboso è stato completamente rigenerato. Proprio per questo l’interdizione, per i primi sei mesi, non sarà rivolta solo ai cani ma sarà allargata anche ai cittadini”.
Aree dedicate completamente agli animali sono state previste dall’amministrazione guidata da Gabriele De Angelis e dall’assessore Presutti oramai da tempo. “Il mio obiettivo”, ha spiegato, “non è quello di escludere i cani dalla vita quotidiana della città. Anche io ho un cane e ne ho smepre avuti al mio fianco. Da sempre ho agito affinché ci siano luoghi a loro dedicati. Il parco del Castello Orsini ad esempio è il posto giusto per portarli a spasso. L’idea è quella di rendere tutta l’area accessibile, considerato che non si tratta di un giardino storico.
Una nuova area di tremila metri quadrati con uno spazio dedicato all’agility dog sarà realizzata ad Avezzano nord. “Il progetto”, ha chiarito l’assessore, “la cui spesa è di 20mila euro, è quasi pronto, stiamo perfezionando gli ultimi dettagli. Si è già tenuto, infatti, un incontro con veterinari, educatrici e guardie cinofile. La riapertura di piazza Torlonia è alle porte”, ha concluso l’assessore, “ma alla luce di quello che è accaduto con la presa di posizione degli animalisti bisogna riflettere bene su questo punto”.
La dura presa di posizione dell’associazione Zampa amica ha fatto tirare un freno a Presutti. “Ho deciso”, ha annunciato, “che prima di andare avanti chiederò un parere alla Soprintendenza. E’ doveroso in seguito a ciò che è accaduto. Il dovere di un amministratore pubblico è quello di tutelare l’interesse collettivo e salvaguardare il patrimonio di tutti i cittadini. Sarei un incosciente”, ha concluso, “se la città investisse dei fondi pubblici per riqualificare e rendere più bella un’area storica patrimonio di tutti i cittadini avezzanesi, e poi permettesse la distruzione di quanto investito in pochi mesi”.