Pescara. L’Assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo interviene per replicare alle dichiarazioni di Giovanni D’Amico, in merito all’attivazione del Bando per l’incentivazione del turismo rurale, per il quale la Regione ha stanziato 5 milioni di euro. “Se D’Amico leggesse con maggiore attenzione il Bando – afferma Febbo – e non fosse animato esclusivamente da uno strumentale spirito polemico, si accorgerebbe che la Misura 313 del Programma di Sviluppo Rurale si pone l’obiettivo di promuovere la realizzazione e l’implementazione di itinerari turistici ed enogastronomici riconosciuti dalla Regione Abruzzo e trova applicazione nelle Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo (D), aree rurali intermedie (C) e aree ad agricoltura specializzata (B1 e B2). “Quello che mi preme sottolineare è si tratta di una Misura destinata a sostenere dei percorsi turistici enogastronomici riconosciuti da atti regionali. Non è un intervento a pioggia per iniziative turistiche ma un intervento finanziario che, come indicato dalla scheda di Misura, si riferisce a quei percorsi che nel tempo sono stati riconosciuti con atti amministrativi della Regione. Nulla vieta che se esistono percorsi del formaggio, delle castagne o dello zafferano non possano essere approvati e riconosciuti ufficialmente. Con la Misura 313 si vuole favorire la creazione di infrastrutture ricreative che permettono l’accesso ad aree naturali, con servizi di piccola ricettività, il supporto alla promozione e alla commercializzazione di pacchetti e servizi turistici inerenti il turismo rurale attraverso i nuovi strumenti della ICT”. “Affermare che la Regione Abruzzo ponga in essere interventi a favore di certi territori escludendone volutamente altri – rimarca l’Assessore regionale – è quanto mai inopportuno, insensato e scorretto. Il collega Consigliere D’Amico del resto ci ha abituato a questo tipo di dichiarazioni alimentate da un’insana acredine politica come in questo caso in cui si erge a paladino di alcuni territori (ma Valle Roveto e Valle peligna non si trovano nell’Aquilano menzionato dal Vice presidente del Consiglio?). Stia tranquillo comunque D’Amico perché questa Direzione Politiche agricole non ha nessuna intenzione di penalizzare un’area altamente vocata all’agricoltura di qualità, ci mancherebbe. Riguardo alla sua affermazione relativa alla richiesta di sospendere il Bando della 313 mi corre l’obbligo di chiarire che in questi uffici non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale in tal senso. Probabilmente, nella foga di mettere in campo il suo attacco strumentale, il collega avrà sbagliato Assessorato. Un’annotazione finale: D’Amico forse dimentica che questo Bando è un’emanazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 la cui stesura è avvenuta quando il ruolo di Assessore alle Politiche agricole era ricoperto al suo collega Marco Verticelli”.