Morino. Arrivano dei laser scanner per monitorare la frana di Morino. Questo l’esito del sopralluogo dei giorni scorsi dei tecnici chiamati d’urgenza dai sindaci dei Comuni di Morino, Roberto D’Amico, e San Vincenzo Valle Roveto, Giulio Lancia. La frana che ha interessato la sorgente del Rio Sonno nel territorio comunale di Morino, a confine con quello di San Vincenzo, è ancora in atto. In base a quanto è stato rilevato dai geologi della protezione civile e del genio civile regionale che sono intervenuti nei giorni scorsi nella Valle Roveto il movimento franoso generatosi giovedì ha determinato l’arrivo a valle di ripetute colate di detriti.
Il materiale trasportato, i cui volumi sono stimabili in alcuni migliaia di metri cubi, hanno creato la quasi totale ostruzione dell’alveo del fiume Liri per alcune ore con conseguente innalzamento delle acque a monte e l’ostruzione e alterazione del regime idrogeologico del corso d’acqua. Sono state molte infatti le segnalazioni arrivate fin da Sora a causa dell’aumento della portata del fiume che era stato invaso letteralmente dal fango. Il materiale, costituito per lo più da detriti argillosi o di colore grigio, risultano ancora presenti secondo i geologici nell’alveo.
In considerazione di ciò, ma soprattutto delle enormi difficoltà logistiche determinate dalla collocazione della frana che si trova in un punto a confine tra i due comuni, i geologi hanno comunicato al Comune di Marino e al comune di San Vincenzo Valle Roveto che non sono possibili interventi di mitigazione. Per questo hanno raccomandato la pronta realizzazione di un sistema di un monitoraggio 24 ore su 24 del movimento franoso tramite dei laser scanner che dovranno essere collegati con un sistema di allarme in grado di rilevare il riattivarsi del fenomeno franoso e quindi la quasi certa alterazione del regime idrogeologico del fiume Liri.