Pereto. Nei piccoli borghi c’è l’autenticità, la gioia di condividere e la vita. Lo sapeva Daniela quando ha deciso di lasciare tutto e scegliere di aprire un alimentari a Pereto, in un paese di 600 abitanti. Una di quelle attività, come lei stessa racconta, che stanno scomparendo in un mondo “dove tutto evolve e diventa gigante”.
Lei però non si è spaventata e il paese l’ha “accolta come una figlia, m’ha travolta, la semplicità, la genuinità dei suoi abitanti, mi hanno spinta in questa folle avventura sotto piena pandemia. Gli abruzzesi regalano emozioni, la loro forza é stata la spinta ad alzare quella serranda”.
“M’hanno regalato un megafono”, racconta nella sua storia Daniela, “perché dicono che ho il tono della voce bassa e nun me sentono. M’hanno regalato una tavoletta di legno disegnata da loro a mano con scritto “mo revengo” e dietro “sto ecco”. Un anziana m’ha cucito ad uncinetto un gufetto portafortuna, m’hanno riempito di fiori piante e tante lettere. Il pomeriggio fuori tra i tavolini si balla la marzurka, ogni volta che m’affaccio fuori per una pausa, sono circondata da persone che sorridono appena incrociano il mio sguardo”.
“In tanti m’hanno detto che sono stata coraggiosa a fa sta pazzia”, spiega in un post sui social, “io rispondo loro che ho sempre tante parole, ma mai abbastanza per descrivere la bellezza di Pereto e dei suoi abitanti e non fare nulla per vederla ancora viva. La dove tutto è grande ed evolve velocemente, io sono tornata indietro e mi sono lasciata cullare dalle vecchie tradizioni, dalle loro storie, dal loro amare, dal loro rinascere. Alzare sta serranda é stata la cosa che m’ha reso più felice in assoluto. Grazie abruzzesi, grazie Pereto”.