Luco dei Marsi. Grazie a un protocollo d’intesa stipulato dalla Soprintendenza, il Comune di Luco dei Marsi, la cooperativa archeologica Limes di Avezzano e l’associazione “Luco dei Marsi è il mio paese”, con un contributo del Gal Gran Sasso Velino, sarà finalmente possibile visitare l’antico tempio della Dea Angizia.
L’intento condiviso di promuovere attività di valorizzazione, in particolare ospitare iniziative a carattere didattico (visite guidate e laboratori), culturale e ricreativo, ha portato all’avvio di una fase di concertazione, con il coinvolgimento delle istituzioni responsabili, l’associazionismo e i professionisti che operano nel settore dei beni culturali, offrendo opportunità lavorative che si coniugano alle esigenze di fruizione da parte di un pubblico ampio e assicurando, nello stesso tempo, la manutenzione degli spazi.
Questo è un importantissimo traguardo, frutto di anni di lavori. Ricordiamo che gli scavi archeologici del 1998, condotti in località “Il Tesoro” di Luco dei Marsi riportarono alla luce i resti di un’area sacra, sede del culto della dea Angizia, ricordata dalle fonti come la divinità protettrice dei Marsi, venerata nel suo “lucus”, il bosco sacro. In seguito, nel 2013, la Soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo ha compiuto un ultimo intervento volto alla messa in sicurezza dell’area, mediante la collocazione di una rete paramassi, grazie alla realizzazione di accessi e percorsi, nonché alla conservazione delle strutture rinvenute, protette con adeguate coperture in legno. Nell’estate del 2014 la Soprintendenza e il Comune di Luco dei Marsi hanno condiviso e realizzato la mostra “La riva delle dee. Divinità femminili lungo il lago Fucino”, nell’ambito della quale sono state esposte le tre statue, di raffinata fattura, rinvenute nel santuario: due in marmo del II sec. a.C., rappresentanti Venere e Cerere, e una in terracotta (III-II sec. a.C.), raffigurante una dea seduta in trono, alla quale è stato suggestivamente attribuito il nome di Angizia.
La prospettiva di inserire l’area archeologica di Angizia in percorsi più ampi che riguardano l’intero comprensorio marsicano è supportata dalle attività già svolte in altri siti, quali Alba Fucens, la Collezione Torlonia nel Castello Piccolomini di Celano e la villa romana di Avezzano che offrono un servizio strutturato di visite guidate, laboratori didattici e altre iniziative, anche alla luce del Protocollo d’intesa stipulato nel 2014 tra la Soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo, la Regione Abruzzo, i Comuni di Luco dei Marsi, Avezzano e Capistrello, il Consorzio di Bonifica Ovest Bacino Liri-Garigliano e il Gal Gran Sasso Velino, nell’ottica di una programmazione territoriale coordinata.
Grande soddisfazione viene espressa dal Sindaco di Luco dei Marsi Domenico Palma e dall’Assessore alla Cultura Raimondo Terramano che hanno seguito tutte le fasi dell’accordo, concertando la firma del protocollo con i vari attori interessati.
In questa prima fase, il santuario di Luco dei Marsi sarà aperto tutte le domeniche di agosto dalle ore 10.00-13.00; è garantita inoltre l’apertura anche in altri momenti, previa prenotazione al numero 339-3784957. E’ possibile usufruire di un servizio di visite guidate e laboratori didattici da parte di archeologi, contattando il numero 339-7431107.
Francesco Proia