Avezzano. Nemo profeta in patria. È questa la storia dell’architetto Alberto Cicerone, originario di Avezzano, ma, ormai, cittadino del mondo e protagonista della storia. La Fede, l’Umiltà e il Talento lo hanno portato nel Tempio della cristianità, la Cappella Sistina, in cui si possono e si potranno ammirare per sempre, “vigilate” dal Giudizio Universale di Michelangelo, le opere dell’Artista marsicano: il Fonte Battesimale, il Candelabro e l’Ambone. Molti non lo conoscevano e non sapevano della sua Arte, ma ora, dopo aver apprezzato l’Opera e la sua persona, sarà impossibile dimenticarlo. Il Rotary Club di Avezzano, presieduto da Patrizia Micangeli, ha proprio per questo voluto fortemente conferire all’Arch. Alberto Cicerone, Maestro d’Arte, il XXIV Premio Cesare Paris. La Commissione “Premio Cesare Paris”, presieduta da Walter Spera, all’unanimità ha riconosciuto all’Architetto Cicerone doti artistiche e professionali tali da averlo condotto nell’Olimpo degli Artisti, scrivendo un pezzo di storia dell’arte e portando alto il nome della nostra Città. La premiazione si è svolta con una cerimonia solenne nella Sala Consiliare del Comune di Avezzano, per poi concludersi con una conviviale di Club in cui Alberto Cicerone ha illustrato le sue opere di Arte Sacra poste all’interno della Cappella Sistina e nei minimi dettagli ha evidenziato tutto lo studio, le intuizioni, insomma tutto il suo genio, a corredo delle opere. Il premio, un Albero della Vita, è stato realizzato dagli studenti del Liceo Artistico “V. Bellisario”, che hanno messo in questo lavoro tutta la loro creatività e la loro sensibilità, dal momento che ben tre studenti disabili hanno partecipato alla realizzazione del premio. L’Albero della Vita, dunque, non solo per l’immagine che rappresenta, ma anche per la grande umanità che in esso è racchiusa.