Tagliacozzo. “Non si torna indietro, il presidio ospedaliero Umberto I di Tagliacozzo è destinato a non riavere l’attribuzione del codice ministeriale e quindi non avrà più alcun ruolo di centralità nella nuova rete ospedaliera regionale: è quanto emerso dalla Commissione Sanità che si è svolta ieri nella sede del Consiglio Regionale all’Aquila dove si è discusso a lungo sulle strategie che il governo regionale guidato dal Presidente Marsilio vuole portare avanti.
Come prevedibile, il centrodestra ha dato parere negativo a tutti gli emendamenti di opposizione e maggioranza, cassando così in maniera netta tutte le richieste di modifica giunte dai territori in queste settimane di audizioni e ascolto volute dalle opposizioni – spiega il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fedele – non tenere in considerazione la voce dei portatori di interesse è illogico e insensato, ma è evidente la volontà di questo centrodestra di portare a casa uno strumento di propaganda da esibire in periodo preelettorale”.
Prosegue Fedele, “questa nuova rete ospedaliera, così come è strutturata, è anche dannosa: porta con sé palesi criticità legate alla programmazione che appare lacunosa e scritta di fretta poiché arrivata in scadenza di legislatura. Hanno avuto cinque anni per redigerla e adesso si trovano con l’acqua alla gola e, a rendere più grave il tutto, vi è il disinteresse mostrato verso le istanze dei portatori d’interesse; non ascoltare i territori vuol dire chiudere le porte in faccia a quel processo democratico di ascolto che dovrebbe distinguere la buona politica”.
Il Consigliere pentastellato ha a lungo esaminato la situazione degli ospedali di Tagliacozzo e Pescina, portando in Commissione numerosi emendamenti e sottoscrivendo l’emendamento di maggioranza presentato dal Consigliere di Forza Italia, Simone Angelosante. “Circa Tagliacozzo, l’Assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, ha dato il proprio parere negativo a qualsiasi modifica proposta affermando che non c’è bisogno del codice ministeriale che, infatti, non verrà riassegnato. Non solo, ha specificato che non è necessario avere entrambe le riabilitazioni con unità operativa complessa e che la riabilitazione cardiologica e polmonare resterà unità semplice dipartimentale.
Con questa configurazione l’ospedale Umberto I, cioè l’unico presidio pubblico riabilitativo della regione, è abbandonato al suo destino, ma la Verì ha confermato anche la volontà di trasferire questi reparti ad Avezzano non appena ci saranno gli spazi adeguati. Non sono assolutamente d’accordo con questa prospettiva: è un danno per tutto il territorio poiché stiamo eliminando un presidio di area interna e di confine che già adesso opera in eccellenza generando mobilità attiva – cioè introiti per le casse della Asl1 – e offrendo quasi al pieno del tasso di occupazione dei posti letto le prestazioni di riabilitazione. Se ciò dovesse essere confermato – come tutti temiamo – questo taglio andrà a vantaggio della sanità delle altre regioni e di quella privata. Riguardo l’ospedale Rinaldi di Pescina trovo assurdo e irragionevole il concetto espresso nella rete in base al quale gli vengono assegnati 20 posti letto per la lungo degenza che, però, anziché essere agganciati al presidio di Avezzano verranno agganciati a quello dell’Aquila, cioè a più di un’ora di distanza. Temo che quei posti letto siano tali solo su carta perché, una volta attuati, verranno riprogrammati al San Salvatore”.
Fedele lancia un appello ai colleghi Consiglieri di maggioranza della provincia dell’Aquila: l’invito è all’unione ed al mettere da parte il proprio colore politico in favore delle esigenze espresse dai territori: “ascoltino chi vive le tante e numerose difficoltà sanitarie presenti sui territori: ci sono comitati, cittadini, associazioni e sindaci che chiedono a gran voce di rivedere questa rete ospedaliera. Come ho già detto, sono pronto a sottoscrivere anche gli emendamenti di maggioranza purché portino beneficio a questi presidi ospedalieri. Se non vogliono ascoltare il Consigliere Fedele ascoltino almeno loro. Questo governo regionale non vuole salvare il presidio di Tagliacozzo né vuole riprogrammare quello di Pescina. Mi rivolgo quindi ai Consiglieri della provincia dell’Aquila di maggioranza per cambiare le cose. A tutti, tranne che ad uno, il capogruppo di Fratelli d’Italia Massimo Verrecchia, l’unico ad aver elogiato il lavoro della Verì affermando che non c’è nessun declassamento e quindi nessuna necessità di modificare la rete ospedaliera”.
Parere negativo della Verì e degli uffici all’emendamento salva ospedale di Tagliacozzo