Massa d’Albe. Le luci dell’anfiteatro romano di Alba Fucens sono pronte ad accendersi per illuminare lo spettacolo poliedrico di Vinicio Capossela. L’artista porterà in scena la sua nuova creazione che nasce dal rebetiko, una sorta di tango greco, una musica che si muove al ritmo delle onde, che appassiona e rievoca i bassifondi della Grecia, gli emarginati, i diseredati, quelli che cercano il riscatto con una musica diversa, di superare l’esclusione con il ritmo che batte nel loro cuore. Capossela sarà ad Alba Fucens, nel comune di Massa D’Albe, il 31 luglio prossimo con un concerto che inaugura il nuovo cd del musicista di Hannover. L’evento, organizzato dall’associazione culturale Voltapagina, con a capo lo scrittore Gianni Paris, sta suscitando grande attesa. «Dopo il mare viene il porto. I porti sono per le musiche quello che è il polline per i fiori», spiega il cantautore nella presentazione del suo nuovo lavoro. «Questo è un disco di musiche di porto che praticano esercizi, indiscipline individuali. Cavalli che provano a essere giraffe. È un disco suonato in greco, per debito nei confronti della Grecia, che ha donato al mondo oltre alla civiltà anche una delle più straordinarie musiche urbane del mondo: il rebetiko. Lo pubblichiamo nell’anno dell’olimpiade per fare esercizio di ribellione e di identità, per tenere in esercizio il mangas che è in noi. Per ricordarci che siamo originali: che abbiamo un’origine. Che siamo uomini, non solo consumatori e non abbiamo paura di consumare la vita». Capossela, autore ricercato che recentemente ha conquistato una fascia più popolare di pubblico, ha realizzato un lavoro composto di 13 titoli, quattro sono inediti e 9 riletture, che ha come ghost track una ricerca di sensi che affonda i suoi contenuti nell’antica Grecia, ma che spazia in altri generi e tematiche che però non rompono la sintonia di un’opera organica nella sua musicalità. Dal rebetiko si passa con disinvoltura alla morna capoverdiana con rievocazioni del classico bolero, fino ai toni del bajon brasiliano. Brani suonati prevalentemente in acustico, senza effetti speciali, ma che hanno l’effetto di rendere speciali le canzoni.