Avezzano. “La favola della casa di vetro che Di Pangrazio prometteva in campagna elettorale si scontra con il suo dirigente che non risponde”, inizia così il comunicato dei consiglieri comunali di Avezzano Mario Babbo e Stefano Lanciotti.
“Specificatamente ci riferiamo al comportamento dell’ultimo dirigente assunto da Di Pangrazio, l’architetto Antonio Ferretti. Lo stesso è stato personalmente scelto da Di Pangrazio come dirigente con un contratto triennale ad un costo di oltre 80.000 euro l’anno. Ferretti è stato preferito nel ruolo ad altre figure professionali come l’architetto Pepe che si era particolarmente distinto nella precedente amministrazione Di Pangrazio nella direzione del settore comunale che aveva curato tutta la riqualificazione del patrimonio scolastico del comune di Avezzano. Oltre a Pepe, avevano avanzato la propria candidatura, fra gli altri, gli architetti Mariani e Cattivera e l’Ing. Di Fabio, tutti e tre con esperienza dirigenziale all’interno del comune di Avezzano. Di Pangrazio, però, sorprendendo tutti, sceglieva l’architetto Ferretti che fino ad allora prestava servizio come impiegato di categoria D presso il comune di Petrella Salto, un ridente paese in provincia di Rieti con circa mille abitanti e meno di dieci dipendenti comunali. In altre parole nominava un professionista che non aveva gestito proprio una metropoli; ci riserviamo in futuro di approfondire e meglio comprendere i motivi di questa scelta”.
“Lo scorso 31 maggio il Consigliere Lanciotti presentava all’architetto Ferretti una richiesta di informazioni”, vanno avanti i due consiglieri, “e accesso agli atti con la quale chiedeva di conoscere l’elenco degli incarichi professionali con i relativi importi conferiti dal settore Urbanistica Patrimonio dal 15 ottobre 2020 nonchè l’elenco delle ditte con i relativi importi risultate aggiudicatarie di lavori nel medesimo periodo. Ai sensi del comma 4 dell’articolo 73 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio, l’architetto Ferretti avrebbe dovuto ottemperare con immediatezza e comunque non oltre 5 giorni dalla richiesta. A distanza di oltre 4 mesi il Dirigente, con
sprezzante indifferenza e con un atteggiamento che di trasparente non ha nulla, a tutt’oggi non si è degnato di fornire ad un legittimo rappresentante dei cittadini di Avezzano le informazioni che era ed è obbligato a comunicare. Di questa situazione nei prossimi giorni investiremo il Prefetto dell’Aquila, il Segretario Generale del Comune di Avezzano e il Nucleo di Valutazione dello stesso comune, ognuno per i provvedimenti di competenza. Tutto ciò avviene nella “trasparentissima” amministrazione Di Pangrazio”.