Avezzano. “L’amicizia con questa generosa terra d’Abruzzo è forte e continua ad essere coltivata nel tempo con enorme gratitudine, vicinanza e rispetto reciproco.
Per la prima volta, ho il piacere di visitare la città di Avezzano: un territorio che, nonostante la pioggia, mi ha trasmesso subito il suo buonumore”. Queste sono state le prime parole pronunciate al suo arrivo, ieri alle ore 16 in Comune, dall’ambasciatrice della Romania in Italia, Gabriela Dancau, giunta in città per partecipare alla cerimonia solenne di commemorazione dei soldati romeni fatti prigionieri e caduti durante i combattimenti e gli stermini del Primo Conflitto Bellico, per mano dell’esercito austro-ungarico.
“I cittadini – ha detto poi – restano oltre le vicende politiche, oltre le guerre e oltre le vittorie, per questo motivo dobbiamo creare momenti sempre più forti e intensi di condivisione tra le popolazioni. Dobbiamo lavorare assieme per loro”.
L’ambasciatrice è stata ricevuta in Municipio assieme al Ministro consigliere Ovidio Pufu dal sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, dal vicesindaco Domenico Di Berardino, dal presidente del Consiglio comunale Fabrizio Ridolfi, dagli assessori comunali Maria Teresa Colizza e Patrizia Gallese, dal consigliere comunale Alfredo Chiantini e dal dirigente del settore Urbanistica, Mauro Mariani.
“Onorati – ci ha tenuto a precisare il sindaco – di aver potuto ricevere e salutare in Comune l’ambasciatrice di Romania presso la Repubblica Italiana, la Repubblica di Malta e San Marino. Tante le basi – sociali, umane, economiche, culturali e religiose – da cui poter partire per un lavoro assieme e per avvicinare le due popolazioni. La comunità romena ad Avezzano, – ha aggiunto Di Pangrazio – che è tra le più grandi d’Abruzzo, si è integrata benissimo già da diversi anni e, ad oggi, c’è un rapporto amicale.
Molti cittadini romeni qui residenti sono di seconda generazione; alcuni sono arrivati a ricoprire anche ruoli di primo piano nel mondo della ristorazione e dell’edilizia. Da direttore generale della Provincia dell’Aquila, circa 15 anni fa, proposi e portai a termine un fortunato gemellaggio con il distretto romeno di Brăila, con lo scopo della formazione nella pubblica amministrazione. Sicuramente, oggi potrebbe essere ripreso quel filo conduttore e riportato ai giorni nostri, riproponendo un nuovo gemellaggio proprio con Avezzano”. L’incontro ha toccato le corde dell’amicizia e della convivialità: tanto il sindaco quanto l’ambasciatrice, che si sono scambiati doni e omaggi simbolici delle rispettive culture, si sono detti fin da subito disponibili a fare di più per far crescere i legami fra le due comunità.
È in fase di costruzione in questi mesi, inoltre, sul Danubio, il ponte sospeso più grande dell’Est Europa, progettato e realizzato dalla joint-venture guidata dal Gruppo Webuild e fonte di ispirazione per il ponte sullo stretto di Messina. L’ambasciatrice ha invitato il sindaco all’inaugurazione del ponte, che dovrebbe tenersi in estate. I lavori sono partiti tre anni fa e il ponte sarà più lungo del Golden Gate Bridge.
Alle ore 17, si è svolta la cerimonia religiosa nei pressi del Monumento di via Piana, alla presenza del Vescovo ortodosso romeno in Italia, Siluan, di altri preti romeni e di rappresentanti della Comunità romena ad Avezzano. “Avezzano è stata storicamente tra le città italiane più accoglienti nei confronti dei romeni. – ha raccontato il vescovo Siluan – Oggi ricordiamo gli eroi della Romania che decisero, di loro spontanea volontà, di tornare a combattere come volontari al fianco dei soldati italiani per la libertà dei popoli oppressi. I cittadini romeni che qui vivono, negli anni, hanno saputo costruire una comunità laboriosa e vicina agli avezzanesi”. “Eroi – ha concluso Di Pangrazio – sono stati anche tutti quei romeni andati via dalla Romania e che, una volta giunti su questa terra, con sacrificio hanno ricostruito una serenità di vita tutta loro, ripartendo da zero”.