“Il problema che abbiamo”, spiega Marco Angelucci, figlio di quel Modesto che molti anni fa scelse di avviare qui, nella Marsica, la storica realtà agricola, “è che la manodopera della quale ci avvaliamo è la stessa da anni. Con queste persone abbiamo sviluppato un rapporto ben preciso, anche perché li abbiamo formati noi, quindi loro sanno perfettamente cosa cerchiamo”. Marco, nello specifico, si occupa di compravendita e relazioni sociali con i clienti, ma segue da vicino le fasi di controllo della semina, dei trapianti e della stessa e del controllo sulla qualità. Un lavoro prezioso e costante che va reiterato quotidianamente.
“Adesso i nostri braccianti che provengono per lo più dalla Macedonia (30) e dal Marocco (15) sono bloccati nel loro Paese e non possono raggiungerci”, ha continuato, “per noi è un duplice problema, sia perché la loro assenza ha un peso, sia perché trovarne di nuovi, formarli per un periodo e valutare la loro competenza per un altro e successivo periodo è uno step complesso e non necessariamente proficuo. Le principali difficoltà, quindi, che in questi giorni incontriamo, è l’assenza di agricoltori specializzati e idonei al nostro lavoro e ai nostri servizi. Dalla fine di maggio, inoltre, avremo decine di ettari da trattare e una quantità enorme di merce da preparare e confezionare”.
“Certamente siamo alla ricerca di nuovi braccianti, di nuove persone, ma serve gente abituata a questo tipo di lavoro”, ha continuato l’imprenditore agricolo, “diciamo che adesso ci stiamo arrangiando come possiamo, ma dopo il 20 maggio dovremo far fronte agli impegni che abbiamo nei confronti della distribuzione e dei mercati. Se il prodotto non viene raccolto rischiamo di perdere migliaia e migliaia di euro. I problemi sulla raccolta, sulla trasformazione del prodotto, sulla logistica, sulla distribuzione rischiano di sfociare in perdite economiche da capogiro. Non possiamo prendere chiunque a lavorare per noi e, come detto, anche dopo averci contattati personalmente, si verrà a essere sottoposti a un periodo di prova, sperando che questa situazione torni al più presto alla normalità”.