Pescina. Un picchetto d’onore per i funerali di Christian Troiani, il vicebrigadiere di 37 anni trovato morto nella sua abitazione di Pescina lunedì scorso. Le esequie si sono tenute nella chiesa di Santa Maria delle Grazie alla presenza dei ai vertici dell’Arma, del generale di Brigata Luigi Longobardi, del colonnello Savino Guarino e del capitano Michele Borrelli, e del sindaco Maurizio Di Nicola con la fascia al petto. Il militare era in servizio da due anni nella caserma del vicino Comune di Collarmele. La chiesa ha contenuto a fatica i fedeli che hanno voluto dimostrare con la loro presenza la vicinanza ai familiari. La salma è entrata in chiesa attraversando il sagrato in un’atmosfera surreale e mesta. L’unica voce quella dell’ufficiale di turno che dava gli ordini ai militari del picchetto. «Il silenzio e la preghiera», ha infatti affermato il sacerdote durante l’omelia, giacomo di cecco «potrebbero aiutarci a superare questo momento difficile. Siamo chiamati a versare il balsamo della sofferenza», ha aggiunto il religioso, «mentre familiari e genitori si chiedono perché è avvenuto tutto questo. Noi possiamo solo rispondere: “Signore dacci la fede”. Chi crede non sarà deluso”, ha poi spiegato utilizzando le parole di San Paolo». Il sacerdote ha poi invitato amici e familiari del carabiniere a fidarsi di Dio. «Siamo qui per compiere la volontà del Signore e dire ancora una volta che tutto è giusto se viene secondo la sua volontà perché se lo ha permesso è per un bene maggiore». Ha invitato l’intera comunità a stringersi vicino ai familiari. «Oggi gli amici e i compagni d’infanzia di Cristian», ha sottolineato, «vorrebbero fare qualcosa per asciugare le lacrime dei familiari. Le nostre lacrime però devono diventare preghiera per Cristian. In questo modo noi lo affidiamo a Dio». L’amministrazione comunale ha voluto salutare il carabinieri con una manifestino citando una frase di “Preghiera in gennaio”, la celebre canzone di De Andrè dedicata a Luigi Tenco: «Lascia che sia fiorito Signore il suo sentiero, quando a te la sua anima e al mondo la sua pelle dovrà riconsegnare quando verrà al tuo cielo, là dove in pieno giorno risplendono le stelle». Anche il Comune ddi Collarmele, dove il militare prestava servizio, ha espresso cordoglio nei confronti di familiari e amici.