L’Aquila. “Una seria e operativa politica di tutela ambientale” – secondo il presidente Gianni Chiodi, che ha illustrato nel dettaglio il finanziamento a Province e Comuni per l’efficientamento energetico – “è quella messa in campo dal nostro Governo regionale e non da altre parti politiche che pure si sono erte a paladine di certe tematiche. Con la speranza che i cittadini distinguano tra chi parla senza fare e chi amministra con i fatti e con una prospettiva per il futuro”. Il Presidente ha ricordato l’impegno per il Centro Oli e la “nostra ferma opposizione al rischio petrolizzazione in Abruzzo, assumendo una posizione inequivocabile anche su ogni altro tipo di trivellazione sulla terraferma”. Quindi la delocalizzazione delle Antenne di San Silvestro a Pescara. “Anche qui – ha ribadito il Presidente – abbiamo assunto una posizione ufficiale e coraggiosa sulle questioni legate alla protezione delle popolazioni dalle esposizioni ai campi magnetici”. Sempre in fatto di tutela ambientale Chiodi ha poi menzionato l’iter che porterà al varo del piano paesistico. “Dopo vent’anni di rimandi e confusione abbiamo dato luogo ad un’occasione unica per modernizzare l’Abruzzo”. Infine, uno degli ultimi atti approvati: i 40 milioni di euro per il risanamento idrogeologico del territorio abruzzese. Stanno per partire inoltre i progetti di istallazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e gli interventi di ristrutturazione di edifici scolastici. Il presidente della Regione la ha comunicato ai presidenti delle province di Pescara, Chieti, L’Aquila e Teramo per sostenere le politiche ambientali e trovare soluzioni al problema energetico, eliminando gli sprechi. L’Abbruzzo potra beneficiare dei fondi stanziati nell’ambito del “POR/FESR 2007/2013 – Asse II Energia” che ammontano a 35 milioni, quattro dei quali sono destinati alla “Promozione della produzione di energie da fonti rinnovabili”, mentre 28 alla “Promozione di sistemi di risparmio energetico”. Una parte dei fondi verrà utilizzata per promuovere la sensibilizzazione e il cambiamento “dei processi culturali e delle abitudini dei cittadini” con una campagna d’informazione che inizierà partendo dalle scuole.