Carsoli. Una serata indimenticabile a Gorizia nella Festa del 25 anniversario della fondazione dell’Ass. Abruzzesi e molisani in Friuli Venezia Giulia.
Dinanzi ad un pubblico numerosissimo, con la Presenza del Sindaco di Gorizia e di altre autorità regionali, il Coro “Piana del Cavaliere” si è esibito in un applauditissimo concerto composto essenzialmente di canti tradizionali abruzzesi. Ovviamente, poiché l’associazione comprende anche i molisani è sembrato un obbligo di ospitalità inserire anche “Rosabella del Molise.”
Da qualche mese l’associazione aveva preso contatti col Presidente Angelo Bernardini che si è attivato nell’organizzare il programma per garantire la presenza a Gorizia all’interno di tre giorni di gita, toccando Ravenna, la città dei mosaici, nel viaggio di andata e Gradara col suo castello medievale al ritorno. Il giro turistico è stato completato con la giornata di sabato trascorsa a Trieste dal Castello Miramare, alla Cattedrale di S. Giusto a Piazza dell’Unità d’Italia. Nel pomeriggio è stata d’obbligo la visita al Sacrario di Redipuglia.
Il concerto per gli abruzzesi e molisani è stato il momento più significativo ed importante, in un ambiente di classe (la Kulturni Dom di Gorizia), dove si è anche esibito il Coro ANA di Gorizia.
Da “Campagnola bella” al “Canzoniere romano“, a “O sole mio“, a “Vola vola” , l’esecuzione ha visto crescere la partecipazione, l’entusiasmo e la commozione degli spettatori; una atmosfera che ha coinvolto anche i coristi.
Gli applausi scroscianti per ogni canto, hanno dimostrato l’apprezzamento per il Concerto. ” Non dimenticheremo facilmente questa serata – ha detto il Presidente dell’Associazione Roberto Fatigati – che ci ha fatto rivivere le suggestioni ed i sentimenti di altri tempi, uniti a tanti ricordi della nostra terra.”
La Maestra Giulia Rossi, pur tanto esigente, si è detta soddisfatta dell’esibizione che ha trovato un aiuto nell’ottima acustica della sala.
La serata si è conclusa con un ricco buffet di prodotti tipici abruzzesi (anche lo chef è stato fatto venire da Chieti!) innaffiati da vini friulani.
Dopo la partenza sono continuate le telefonate da parte di quelli che avevano assistito al concerto, che hanno voluto sottolineare l’apprezzamento per la musica e per l’atmosfera che il coro ha saputo creare.
Dulcis in fundo, al rientro in albergo situato a poca distanza dal sacrario di Redipuglia, i coristi, all’una di notte, hanno voluto eseguire, ai piedi del Sacrario stesso, il canto “Signore delle cime” per dimostrare che l’amore per la Patria ed il ricordo dei caduti in guerra sono valori eterni.