Assisi. È stato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, in rappresentanza di tutto l’Abruzzo ad accendere la lampada votiva dei comuni d’Italia con l’olio offerto dalla Regione nella basilica di San Francesco ad Assisi.
Con la voce rotta dall’emozione il primo cittadino, davanti ai vescovi e ai religiosi, al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al presidente della Regione, Marco Marsilio e a tanti colleghi sindaci abruzzesi, ha ringraziato per l’opportunità data all’Abruzzo e acceso questo simbolo di speranza.
La cerimonia composta e solenne, seguita fuori attraverso i maxi schermi da migliaia di pellegrini arrivati da tutta Italia, è stata preceduta dal corteo dei sindaci e amministratori abruzzesi con i propri gonfaloni.
“Una buona parte di voi viene dall’Abruzzo forte e gentile, e io sono parte di voi, per donare qualcosa di prezioso: l’olio”, ha spiegato monsignor, Camillo Cibotti, vescovo di Isernia – Venafro durante l’omelia, incentrata sull’importanza della gratitudine, “quale olio ha alimentato le nostre case come a Betania ogni volta che siamo venuti ad Assisi? La sua vita dimostra e ci mostra la preziosità dell’olio nuovo. In Francesco questa novità è totale. Francesco si rivela discepolo umile.
Si fa povero, rinuncia a dare spazio al dotto e al sapiente che abita in noi. Diviene discepolo, decide di seguire Cristo andando al suo passo. Come lui proviamo anche noi a coltivare il nostro essere piccoline povero, discepoli. Coltiviamo la pace, la pace. Da tutto il mondo si alza una voce, specialmente dai più piccoli. È in questa circostanza che mi interrogo e ci interroga una delle ultime frasi di Francesco: io ho fatto la mia parte, la vostra Cristo ve l’ha in sé”.