Teramo. L’Abruzzo trattiene il respiro per Marco Di Marcello, l’alpinista teramano di 37 anni disperso dal 3 novembre sulle pendici del Dolma Khang, una montagna di oltre seimila metri nel cuore dell’Himalaya. Le operazioni di ricerca, sospese nelle ultime ore a causa del maltempo, riprenderanno oggi in un’area specifica indicata dalle autorità nepalesi, come ha confermato la Farnesina.
Di Marcello si trovava in Nepal per la spedizione “The Mountain of Light Expedition”, insieme all’amico fraterno Paolo – il cui corpo è stato purtroppo ritrovato – e ad altri membri della squadra. I due, legati da anni di amicizia e da una profonda passione per l’alpinismo, erano stati sorpresi da una violenta bufera accompagnata da una valanga mentre tentavano di raggiungere la vetta.
La famiglia di Marco, a Teramo, continua a vivere ore di angoscia e attesa, aggrappata a un filo di speranza: il segnale del radiosatellitare che il giovane portava con sé risulta ancora attivo e registra movimenti costanti. Un dato che alimenta la speranza di poterlo ritrovare vivo, nonostante le condizioni estreme della zona.
Intanto, la Farnesina ha comunicato che il Consolato Generale d’Italia a Calcutta, competente per il Nepal, ha ricevuto conferma che le agenzie coinvolte nelle operazioni di coordinamento – una italiana e una nepalese – sono riuscite a ristabilire i contatti con un altro gruppo di cinque escursionisti italiani provenienti dalla provincia di Como, di cui non si avevano notizie da giorni. I connazionali, rassicurano dal Ministero, stanno bene e proseguiranno il loro viaggio con rientro previsto a Kathmandu l’8 novembre.
L’arrivo ieri mattina a Kathmandu del console generale d’Italia a Calcutta, Riccardo Dalla Costa, ha permesso di intensificare i contatti con le autorità nepalesi, i soccorritori e i tour operator locali. L’obiettivo è coordinare al meglio gli sforzi e concentrare le ricerche nelle aree più promettenti, anche grazie ai dati satellitari e alle testimonianze raccolte sul posto.
Marco Di Marcello non era nuovo alle spedizioni in alta quota. Alpinista esperto e instancabile esploratore, aveva già partecipato a diverse missioni in Nepal insieme al gruppo capitanato da Mario Peluzzi: nel 2013 “Le acque degli Dei”, nel 2015 “Extreme Malangur”, nel 2017 “Jobo Garu” e nel 2019 “The Sky’s Way to Sagarmatha”. Le ultime tre spedizioni lo avevano visto condividere l’esperienza con l’amico Cocco, in un legame che andava ben oltre la montagna.
Oggi, mentre l’Abruzzo segue con apprensione ogni aggiornamento, il pensiero di tutti è rivolto a Marco e alla sua famiglia. Le ricerche riprendono, e con esse la speranza che il giovane alpinista possa presto fare ritorno a casa.








