Rocca di Mezzo. Stringe tra i denti la sua cena e non la lascia nemmeno quando si rende conto della presenza dell’uomo. È un animale agile, astuto e non perde la sua eleganza nemmeno quando azzanna una lepre ed è alla ricerca di un posto di mangiarla.
È la volpe, immortalata sui prati tra Rocca di Mezzo e la frazione Rovere, dal giovane fotografo naturalista Gianluca Rantucci.
Sempre attento nella ricerca di nuovi animali selvatici da fotografare, Rantucci si è ritrovato faccia a faccia con la volpe e la “sua cena”, nel cuore del Parco naturale regionale Sirente Velino.
Mai invadente nella sua ricerca, il fotografo ha immortalato l’animale simbolo dell’astuzia. La volpe rappresenta l’abilità a trovare soluzione alternative, è scaltra ed è associata alla consapevolezza e all’elevata reattività.
La volpe ha un carattere particolare: ha bisogno di solitudine. E come tutti gli animali selvatici gode dell’astuzia della solitudine e ne fa la sua vera bellezza.
Tutte doti ben evidenti negli scatti a tratti crudi del fotografo naturalista di Ovindoli ma che diventano un chiaro e realistico specchio della “dura legge della natura”.