Avezzano. La partita, o meglio la battaglia, si è conclusa dopo due ore e mezza di gioco, intenso, teso, caratterizzato da numerose interruzioni di gioco, qualche cartellino giallo, polemiche a bordo campo, malumori tra il numeroso pubblico. Il pubblico abbandona lentamente e con poca voglia di parlare quel bordo campo che sino a qualche attimo prima palpitava di energia e di emozioni contrastanti.
La squadra della Volley club Marsica ha perso all’ultimo punto del tie break, per tre set a due, a dargli torto il punteggio ma non certamente i valori espressi in campo. Gli atleti della squadra locale escono a testa alta, con il rammarico di non aver forse saputo dare il colpo del ko quando, avendo a lungo dominato, si sono trovati in vantaggio di due set a due, abbandonano il campo sapendo di non aver forse dimostrato quella “cattiveria” che in alcune fasi di gioco recita un ruolo fondamentale, ma con la certezza di aver dato tutto in termini di impegno e di qualità, raggiungono gli spogliatoi esausti, con il disappunto di chi ha perso un match importante avendo intravisto la vittoria a portata di mano e con la soddisfazione di chi ha la certezza di non aver perso l’orgoglio e non aspetta altro che riprendersi la rivincita.
“Purtroppo, senza nulla togliere alla compagine aquilana che non ha demeritato, ci sono stati diversi errori di valutazione da parte degli arbitri che hanno influito sugli equilibri in campo, nel dubbio la ragione è stata quasi sempre accordata agli ospiti, questo atteggiamento ha innervosito panchina e giocatori ed ha condizionato l’andamento dell’incontro”, ha dichiarato Mario Vitale, che ha assistito trepidante a tutte le fasi della partita in qualità di Presidente dell’Associazione “Faro: Orientamento e Formazione” sponsor ufficiale della Volley Club Marsica. Resta il fatto che la compagine di casa accusa una battuta di arresto, l’auspicio è che l’inopinata sconfitta possa essere presto metabolizzata per dimostrare quella determinazione e quelle motivazioni di cui non si può fare a meno in un campionato combattuto e competitivo, quale quello di serie D, dove tutte le squadre gettano in campo energie e voglia di emergere.