Avezzano. Un cammino breve nella forma, ma profondo nella sostanza. È “La via della nonviolenza: operare la pace secondo i vangeli”, il ciclo di sette incontri on line pensato per accompagnare i fedeli in un percorso di maturazione cristiana attraverso sette verbi essenziali. Sette gesti dell’anima per imparare a essere operatori di pace alla sequela del Maestro, che chiede molto ma dona infinitamente di più.
Gli appuntamenti si svolgono ogni venerdì, dalle 20.20 alle 20.40, e vedono la partecipazione di figure diverse della vita ecclesiale: un diacono, una suora, un prete, un monaco, alcuni laici. Una coralità che rispecchia il volto plurale della Chiesa e invita ciascuno a misurarsi con la responsabilità personale di costruire pace, a partire dal proprio quotidiano.
Il percorso si è aperto venerdì 7 novembre con il primo verbo, “Prevenire”, guidato da Antonio Masci, ed entrerà questa sera nel suo secondo passaggio: “Intervenire”. A condurre la riflessione sarà suor Carla Venditti, religiosa impegnata da anni nella pastorale sociale e nell’accompagnamento delle persone più fragili. L’inizio è fissato, come sempre, alle 20.20. Il link di accesso resta invariato e viene inviato ai partecipanti iscritti.
Il programma proseguirà nelle settimane successive con altri cinque verbi, ciascuno affidato a un testimone diverso:
venerdì 21 novembre – Riconciliare (con Pietro Guida)
venerdì 28 novembre – Resistere (con don Antonio Allegritti)
venerdì 5 dicembre – Difendere (con Abramo Frigioni)
venerdì 12 dicembre – Costruire (con Raffaella Persia)
venerdì 19 dicembre – Vivere (con Lino Breda)
A fare da filo rosso tra i vari incontri c’è una delle pagine più esigenti e liberanti del vangelo: “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi” (Lc 6,36).
Un’indicazione che non si limita a proporre un’etica, ma apre una conversione dello sguardo: riconoscere che la pace non è un sentimento vago né un’utopia, ma un modo concreto di abitare il mondo. È una scuola antica e sempre nuova, che affonda le radici nel vangelo e chiede a chi partecipa non solo di ascoltare, ma di confrontarsi, di lasciarsi interrogare, di verificare la propria vita alla luce della misericordia del Padre.
In un tempo attraversato da fratture, conflitti e smarrimenti, questa piccola finestra del venerdì sera diventa così un luogo di respiro, di ascolto e di cammino. Per tornare a scegliere la pace non come parola, ma come stile. Per imparare a “intervenire”, oggi, con la delicatezza e la forza del vangelo.
https://us06web.zoom.us/j/82179246538?pwd=xT1w0aurwFIAu4BTAg5gbN3AXBsLZG.1








