Avezzano. La vertenza Agi (Agenzia giornalistica Italia) finisce in consiglio regionale. Il taglio di 7 giornalisti su 12, nel territorio abruzzese, che lascerebbe scoperte la Marsica, la Valle Roveto, l’Alto Sangro e la Valle Peligna sta suscitando polemiche e dure prese di posizione. Dopo le accuse di sindacato dei giornalisti nei confronti dell’azienda del gruppo Eni, ora sette consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione si sono rivolti con un’interrogazione (Vedi documento originale) al presidente della Regione Gianni Chiodi per scongiurare il provvedimento. “Rinnovando la convenzione con l’Agi», affermano i consiglieri regionali Giovanni D’Amico, Giuseppe Di Pangrazio, Walter Di Bastiano, Gino Milano, Franco Caramanico, Giuseppe Di Luca e Camillo D’Alessandro in un’interrogazione, «verrà pagato un servizio inevitabilmente incompleto ed evidentemente inefficace. Le chiediamo”, hanno scritto i consiglieri, “che l’Agi, se interessata a rinnovare la convenzione con la Regione, ripensi tali provvedimenti e continui a fornire un servizio adeguato, completo e utile alla collettività e al sistema dell’informazione in Abruzzo”. Si chiede che l’Agi torni sui suoi passi altrimenti la proposta è di tagliare definitivamente i fondi previsti dalla convenzione con la Regione. Una brutta gatta da pelare per l’Agi che rischia di perdere definitivamente la sussistenza con il territorio abruzzese e con una buona parte del Centro Italia e con la fascia adriatica.