Avezzano. La Tekneko apre le porte al vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro per una messa all’interno di uno dei capannoni dell’azienda. Centinaia di operatori e impiegati questa mattina hanno preso parte alla celebrazione eucaristica voluta dal presidente della società che gestisce il servizio di igiene urbana ad Avezzano e in altri Comuni dell’Abruzzo, del Lazio e del Molise. Con il vescovo Santoro anche don Francesco Tallarico, parroco di San Giovanni, don François, di Massa d’Albe e don Giuseppe di via Nuova. Il vescovo, dopo aver ringraziato i padroni di casa per l’ospitalità, il presidente Umberto Di Carlo e il nutrito gruppo di dipendenti che hanno animato con canti e musiche la messa, si è soffermato sull’importanza del lavoro per la vita dei padri di famiglia e non solo.
“Lavorare non è solo dare il pane per la famiglia”, ha spiegato durante l’omelia, “è anche servizio alla crescita della società perché il lavoro è motore di crescita sociale. Quando la persona viene privata del lavoro viene troncata la sua vitalità, diventa spettatore inerte della vita. Coltivate il senso di appartenenza a questa azienda, sentitevi legati, incordati. L’azienda non è l’altra parte di voi stessi, siete voi stessi. Coltivate relazioni positive tra voi lavoratori. Nel lavoro si devono creare rapporti solidali non soltanto per l’ottimizzazione del lavoro ma anche perché così si accresce la cultura del rapporto solidale”. Gli operatori e i vertici di Tekneko hanno mostrato interesse e approvazione per le parole del vescovo Santoro. Presente alla celebrazione anche il vice sindaco, Lino Cipolloni, e l’assessore all’Ambiente Crescenzo Presutti in rappresentanza del Comune di Avezzano. “E se la fede fa parte della vita portate Gesù, voi portate lui e lui porterà voi. Gesù porta le vostre stanchezze e le vostre gioie”, ha continuato il vescovo Santoro rivolgendosi ai presenti, “per usare una metafora pensate al vostro lavoro, è tutto incentrato sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti che è una parte importante del ciclo della società moderna o post moderna in cui viviamo. Quando fate la raccolta dei rifiuti allargate lo sguardo e come cittadini costruite una società dove nessuno venga considerato uno scarto, abbandonato, buttato via. Il volto di ogni uomo è il volto di Gesù Cristo e ogni persona abbandonata e scartata è Cristo che viene abbandonato e scartato. Non abbandonate mai la vostra umanità. Il detto mi faccio i fatti miei e non mi interessa più niente non esiste”.
Prima di proseguire con la celebrazione eucaristica il vescovo ha aggiunto che “Quest’azienda è una pianta dentro un deserto, non possiamo più lasciare sfuggire i nostri giovani. Alle istituzioni dico create le condizioni per attrarre lavoro nella nostra Marsica. Questo è l’oggi della nostra speranza, della nostra terra”. Al termine della messa è stato consegnato un dépliant di preghiera alla Madonna a tutti gli operatori presenti ed è stato organizzato un momento conviviale per un saluto reciproco con il vescovo Santoro e con gli altri operatori presenti.