Cappadocia. Decide di passare dalle corsie dell’ospedale ai banchi della chiesa e donare la sua vita al Signore. Dopo quasi cinquanta anni, il piccolo paese di Cappadocia torna a rivivere una emozione a dir poco singolare, una ragazza, Annachiara Ferrazza, classe 1982, farà la sua professione perpetua come religiosa delle Suore Trinitarie. Annachiara, che sarà dal 5 settembre Suor Annachiara dell’Immacolata, proviene da una famiglia modesta, di allevatori di bestiame; dopo aver conseguito la laurea in scienze infermieristiche, ha esercitato la professione di infermiera per quattro anni, prima presso l’ospedale di Tor Vergata e poi presso il Pliclinico Umberto I di Roma. Poi la scelta di consacrarsi al Signore nella Congregazione delle Suore Trinitarie, presenti a Cappadocia fin dal 1765! e nella diocesi di Avezzano già dal 1762. Dunque una presenza antica che ha saputo seminare l’amore verso la Santissima Trinità nel servizio al prossimo. Suor Annachiara si dedicherà all’insegnamento scolastico presso la casa generalizia delle trinitarie a Roma, ma è a Cappadocia che ha percepito la prima chiamata. A differenza di Luco dei Marsi e di Avezzano, dove le suore gestiscono la scuola dell’infanzia, a Capapdocia non ci sono attività scolastiche, bensì una casa di preghiera. E’ proprio questa dimensione che ha fatto sorgere una nuova vocazione in un paese che un tempo ha generato molte religiose e che poi si è praticamente spopolato. Ma la comunità delle suore di Cappadocia si dedica all’adorazione ogni mattina, anche in pieno inverno; tutta la mattinata viene esposto il Santissimo Sacramento, anche per i pochi residenti. E’ nella preghiera che si generano le vocazioni.
Il rito sarà presieduto da monsignor Pietro Santoro nella chiesa parrocchiale di Santa Margherita sabato alle 10.30
“Questa scelta di vita”, ha commentato don Enzo Massotti, padre spirituale del seminario Pio X di Chieti, “così forte e controcorrente, dimostra come il Signore può chiamare ovunque e chiunque, in città o in alta montagna, e nello stesso tempo, tale scelta attesta che la Marsica è ancora capace di rispondere all’invito del Signore. I suoi giovani, tanto spesso denigrati, non sono invece indifferenti alla scelta di vita vocazionale. A ciascuno di loro la nostra Diocesi consegna un triplice invito: PENSACI -il Signore può chiamare anche te ad una scelta di consacrazione a Lui- PREGACI- perchè occorre riflettere a lungo e confrontarsi direttamente con la Parola di Dio- PROVACI- fai qualche esperienza che possa fare chiarezza su ciò che senti, parlane con un sacerdote di tua fiducia”.