Avezzano. Cala il sipario sulla tre giorni di MarsicaLand, il festival diffuso dell’agroalimentare, nato dalla collaborazione tra le principali associazioni di categoria di Avezzano e della Marsica con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio agricolo e alimentare della zona, che si è tenuto in piazza Risorgimento da venerdì 6 settembre fino ad oggi. Il progetto, sostenuto dal Comune di Avezzano, dalla Regione Abruzzo, dall’Azienda regionale per le attività produttive (Arap), dalla Provincia dell’Aquila, dal Gal Marsica, dal Patto Territoriale della Marsica e dal Consorzio di Tutela Igp Patata del Fucino, si inserisce in un più ampio piano di promozione, valorizzazione e internazionalizzazione del territorio abruzzese attraverso i prodotti e le imprese locali.
Nella giornata di oggi protagonista è stato il corteo in abiti storici, che ha preso il via all’Aia dei Musei, ed ha attraversato le vie e i luoghi simbolo del centro di Avezzano, come Piazza San Bartolomeo, fino ad arrivare a Piazza Risorgimento. Si è trattato di un’autentica rievocazione storica, in cui l’obiettivo è stato quello di riprodurre con cura e attenzione le scene e i personaggi che hanno abitato la Marsica prima e dopo il prosciugamento del lago Fucino. Un evento d’effetto, orchestrato nei minimi dettagli da Gabriele Ciaccia, regista del corteo che ha animato il centro della città, con tante persone di ogni età che si sono riversate in strada per vedere da vicino più di cento figuranti che, grazie ai costumi d’epoca realizzati dalle sapienti mani di Rosa Noto dell’Associazione Leone Rosso di Celano, hanno riprodotto la storia del Fucino. Donne con canestri di verdura, ceste di pane, pescatori, agricoltori, il sacerdote, contadini, carri di buoi, uomini a cavallo, trattori, il principe Torlonia e la sua consorte, le guardie: insomma, tutti i personaggi che hanno abitato i nostri territori nell’Ottocento sono tornati, a distanza di quasi due secoli, a ripopolare le nostre strade. La rievocazione storica è stata ideata dal prof. Ernesto Di Renzo, con la direzione artistica di Giuliano Montaldi e la consulenza letteraria della prof.ssa Emanuela Mastroddi.
“Questo fine settimana abbiamo dato avvio a un nuovo corso di Avezzano, del Fucino e della Marsica, e fermarsi o tornare indietro non è più possibile, giustificabile o perdonabile. Sono accadute tante cose tutte assieme, e altre ne accadranno ancora. Questo perché MarsicaLand è un grande evento che celebra l’agroalimentare come risorsa economica e che ambisce a farsi patrimonio culturale condiviso è innanzitutto una casa comune, una proposta di futuro, un’idea ambiziosa da realizzare tutti assieme nel segno dell’appartenenza al territorio e nella identificazione in esso”, ha affermato il prof. Ernesto Di Renzo, direttore scientifico di MarsicaLand. “Un’appartenenza che deve essere in prima cosa un’adesione sentimentale ai luoghi, che necessita di essere ribadita, rinvigorita e interiorizzata e condivisa affinché la Marsica ridiventi quel soggetto storico, politico e territoriale che è stato in passato. Quello che MarsicaLand vuole è che il senso del passato diventi fondatore del senso del presente con cui tessere l’ordito di un oggi vissuto nella piena consapevolezza di quello che si è. Proprio per questo scopo”, ha aggiunto Di Renzo, “si è voluto mettere in scena un corteo storico in costume, il primo del suo genere ad Avezzano, il cui obiettivo è quello di sollecitare lo sguardo rendendolo strumento di consapevolezza: una tradizione inventata, il corteo, che si è voluta far nascere come sfida, azzardo, ma anche come pratica terapeutica volta a risolvere il trauma storico che questa continua ad attagliare la comunità di Avezzano e dell’intera Marsica. Il corteo rappresenta, dunque, l’atto fondativo e rifondativo di una storia più volte interrotta, ma”, ha concluso il direttore scientifico, “sentita come comune, come dimostra la presenza di gonfaloni, delle autorità e delle numerose municipalità a testimonianza dell’essere la Marsica casa di tutti”.
“Grazie sindaci, grazie a tutti i figuranti, grazie alle polizie locali, grazie alla città”, ha esordito, con orgoglio, Giovanni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano. “Oggi ci avete creduto, ci ha creduto la Marsica, che ha voluto lanciare il ‘brand Marsica’. Riconquistiamo e riprendiamo il posto che ci appartiene nella Regione e in Italia con questo festival dell’agroalimentare, che è soprattutto il festival dell’identità della Marsica. Abbiamo visto, nel corteo storico, tutto ciò che i nostri padri e i nostri nonni hanno usato per portare la Marsica e l’Abruzzo in alto. Perché l’agricoltura, il lavoro, la nostra forza e la nostra generosità siano premiate”, ha aggiunto il primo cittadino, “ci vuole il lancio del brand e l’unione di tutta la Marsica”.
“Sono veramente felice e orgoglioso perché ha preso il via un grande progetto identitario: dalla terra, dal Fucino, dalla Marsica, il valore e la qualità dei nostri prodotti che rappresentano la storia, la cultura e la tradizione”, ha dichiarato Emanuele Imprudente, assessore regionale all’Agricoltura. “L’evento di questa mattina, il corteo storico, che parte da lontano per arrivare ai tempi moderni le danno il senso alla nostra tradizione. Come Regione ci abbiamo creduto dal primo momento, come assessore regionale all’Agricoltura ci ho creduto dal primo momento insieme al Comune di Avezzano, al sindaco Di Pangrazio, che ringrazio, e a tutti gli amministratori della Marsica. Oggi”, ha concluso Imprudente, “si è avviato un grande percorso da portare avanti, perché la storia di questa terra merita rispetto e di essere conosciuta a livello nazionale e internazionale”.
La giornata di oggi, poi, si è conclusa con i due eventi pomeridiani: alle 17 il cooking show, a cura degli chef del territorio che hanno performato le proposte gastronomiche finaliste del contest “La ricetta tipica della Marsica”, e infine il concerto di musica folk, a partire dalle 18:30.
Nella tre giorni del festival gli ospiti hanno avuto modo di apprezzare le eccellenze del territorio, selezionate dal direttore scientifico di Marsicaland, Ernesto di Renzo, che ha curato un’esposizione in grado di rappresentare al meglio le molteplici sfaccettature dell’agricoltura marsicana. Dai formaggi ai salumi, dai prodotti ortofrutticoli del Fucino ai vini locali, la varietà e la qualità dell’offerta hanno riscosso ampi consensi.