Avezzano. Lei accusata di aver portato via di casa 87mila euro del compagno con cui conviveva, mentre lui di non averle restituito capi di abbigliamento, scarpe, quadri, tappeti e vasi di valore. Sembra quasi una scena della Guerra dei Roses, il celebre film del 1989 diretto da Danny DeVito e basato sull’omonimo romanzo di Warren Adler.
Invece è la realtà ed è quanto capitato a una coppia avezzanese dopo la fine di una storia d’amore. Una prima parte di questa vicenda è arrivata a conclusione, con l’assoluzione dell’uomo da ogni accusa. Resta in piedi l’altro processo a carico della ex convivente.
Si tratta della relazione tra un 63enne avezzanese e la ex compagna di 55 anni, sempre di Avezzano, durata un anno e mezzo. Lui ha denunciato la ex per furto, lei a sua volta ha denunciato lui per appropriazione indebita, per non aver voluto restituire gli abiti alla madre che era andata a riprenderli. Dopo le indagini degli inquirenti, la procura aveva rinviato a giudizio la coppia ed erano iniziati i processi al tribunale di Avezzano.
Secondo l’accusa del 65enne, difeso dall’avvocato Carmelo Occhiuto, la donna sarebbe fuggita a Roma con 87mila euro in buoni postali, risparmi di una vita di lavoro che lui teneva ben nascosti in casa all’interno di un sacco per la boxe. La donna, difesa dall’avvocato Pasquale Milo, nega tutto e al momento del fermo la 55enne non è stata trovata in possesso della cifra denunciata.
Il processo è ancora in corso. Per il furto di abiti invece l’iter processuale è arrivato a conclusione e davanti al giudice monocratico Paolo Lepidi L’uomo è stato assolto perché il fatto non sussiste dall’accusa di essersi appropriato dei vestiti rimasti negli armadi dopo la fuga da casa della ex. Ma la vicenda non è ancora finita. A breve si terrà il secondo processo a carico della donna.