Avezzano. Tra le decine di aziende che chiudono, le centinaia di operai in cassa integrazione, la mancata ripresa dell’economia e le scarse speranze per il futuro c’è un’azienda che lavora a pieni ritmi e produce: Siapra-Fiamm. L’azienda è stata presa a esempio questa settimana da L’Espresso come una delle società che ha puntato al rientro in patria. Nel servizio “Torna a casa azienda”, infatti, viene illustrata la storia di alcune società che dall’Est Europa o dall’Asia hanno deciso di rimpatriare e continuare a investire in Italia. La Siapra-Fiamm è una di queste. Dopo aver chiuso a Mladà Boleslav ha deciso di puntare tutto sul sito di Avezzano investendo 30milioni di euro per il restyling e l’ampliamento dello stabilimento del nucleo industriale dove oggi lavorano circa 350 dipendenti, parte dei quali assunti negli ultimi anni. La produzione di batterie per auto e industriali per il momento non sembra sentire il peso della crisi e per questo il lavoro procede a gonfie vele. I dipendenti che si dedicano alla produzione lavorano h 24 divisi per turni. Il leader di Siapra-Fiamm Stefano Dolcetta ha raccontato all’Espresso che a spingerli a investire, e quindi ad assumere più personale, è stato l’accordo siglato con il sindacato che ha abbassato il costo del lavoro e permesso all’azienda di continuare a camminare.