Avezzano. Il libro “Schegge di Luna” – “I figli di Zebedeo” (“dalle fiabe al Vangelo”), della scrittrice Antonella Gentile, sarà presentato giovedì 29 giugno, dalle 16,30, nella sede della ProLoco di Avezzano, in via Corradini, 75, con i patrocini del Comune e della stessa Pro loco.
Dalla stesura vibrante guizzi d’amore e luci brillanti a guidare il lettore, con passo sicuro, nell’universo delle fiabe, attraendolo con tenerezza e ricordandogli, qua e là, non senza qualche strattone, di quanto dura possa essere la vita. È da questa linfa insolita che traggono origine i diversi intrecci dei racconti, poco più di 20, di “Schegge di Luna”, raccolta che affianca, in un unico volume, “I Figli di Zebedeo”; il sottotitolo “dalle fiabe al Vangelo” contiene e spiega la vicinanza tra la prima e la seconda parte, due ambiti inediti che costituiscono un unicum, di 108 pagine intense, una dicotomia – teoria di fiabe che contempla i dolori terreni ma che si evolve e si trasforma in una
sorta di antidoto, un inno alla speranza, per superarli. Il lettore conoscerà, inizialmente, la forza dell’autrice ancora agli albori e, nella seconda fase e fino alla fine del libro, dal testo religioso, elaborato con riflessioni personali, emerge la saggezza della maturità conquistata, da Antonella Gentile, negli anni, qualche volta con dolore, ma senza drammi. Il volume evidenzia il principio e la fine della carriera di una donna forte, concreta e di carattere, capace tuttavia di librarsi, nell’empireo letterario, come “L’Albatro” di Baudelaire. La scrittura quale mezzo di riscatto e di ricerca tranquillizzante del sé, pure dopo il devastante terremoto che ha colpito nel 2009 la città dove viveva, L’Aquila e che ha reso, Antonella Gentile ed i suoi cari, degli apolidi. E allora ecco l’umana ricerca della fede, lenitiva degli affanni dell’animo.
Su progetto grafico di copertina dell’editrice Rita Genovesi, “Schegge di Luna” – “I Figli di Zebedeo” illumina la strada del lettore che, come il viandante, ritrova la via. Nel corso dell’evento di presentazione l’autrice ricorderà la figura di Filippo Fabrizi, indimenticabile giornalista televisivo e della carta stampata, stimatissimo e molto amato dal pubblico marsicano; e poi racconterà del suo sogno, di come la scrittura l’abbia raggiunta, rapita, inesorabilmente tratta a sé. Fulcro dell’incontro il dialogo tra la giornalista Orietta Spera e la scrittrice Antonella Gentile.