Avezzano. Riabilitare il corpo e la mente attraverso la scherma è l’obiettivo del progetto “Nastro rosa”, evoluzione di “In forma col fioretto” promosso, negli anni addietro, dall’associazione di promozione sociale “I Girasoli” in stretta collaborazione con il Circolo Scherma “I Marsi”. Destinatari dell’iniziativa, che vede il coinvolgimento della Federazione Italiana Scherma, sempre in prima fila per iniziative a sfondo sociale o, comunque, dall’alto valore etico e morale, e del Comune di Avezzano, sono le donne che hanno intrapreso il percorso di recupero post operatorio da operazione oncologica.
Presenti, alla conferenza stampa di lancio di “Nastro rosa”, l’assessore allo Sport del Comune di Avezzano, Pierluigi Di Stefano, la presidente de I Girasoli, Benedetta Cerasani, il presidente del Circolo Scherma “I Marsi”, Fabrizio Lanciani, e Vincenzo De Bartolomeo, vicepresidente della Federazione Italiana Scherma.
Proprio quest’ultimo ha manifestato entusiasmo per l’iniziativa e le sue finalità. “Progetto Nastro rosa è uno dei progetti su cui la FIS sta puntando per promuovere il proprio impegno sociale. Siamo la Federazione più medagliata d’Italia, ma questo non deve farci sentire presuntuosi da un punto di vista sportivo perché vogliamo primeggiare anche da un punto di vista morale e sociale. Oltre all’attività di un’associazione qualificata come I Girasoli ci sono i maestri Leonardo Sciarpa e Francesca Facioni a fare da garanti per la qualità del progetto. Tutti loro avranno, peraltro, la responsabilità di fare da apripista a eventi di questo genere in tutta Italia. La Federazione sarà al vostro fianco, pronti a supportarvi con ogni mezzo a disposizione”, ha detto De Bartolomeo.
Lanciani, dal canto suo, ha espresso tutta la propria soddisfazione per il lavoro svolto fino ad ora dal Circolo Scherma “I Marsi”. “Dal 2015, anno di fondazione della società, ad ora, ci siamo impegnati al massimo delle nostre forze per garantire, ai giovani appassionati di questa disciplina, la possibilità di scendere in pedana per divertirsi e gareggiare a livello nazionale. Ma ora vogliamo andare avanti, vogliamo aprire le porte del nostro club anche a coloro che sono portatori di disabilità. La scherma paralimpica italiana è un’eccellenza e noi faremo di tutto per avvicinare a questo sport chi ne sentirà il bisogno. È un nostro impegno preciso”.