Avezzano. In riferimento all’articolo pubblicato ieri 29 dicembre riguardante la situazione della Scav (Società partecipata Scav società cooperativa autoservizi Avezzano), è stata presentata oggi la replica da parte della stessa società.
“La legge regionale n. 64 prevede che i servizi posti a carico del Fondo regionale trasporti sono prorogati fino al 3 dicembre 2019”, ha dichiarato Guglielmo Rocchi dell’ufficio stampa Scav, ”i comuni nei cui territori si svolge il servizio urbano sono invitati ad adottare i provvedimenti attuativi. Questo è un stralcio della proroga della regione Abruzzo che afferma che il servizio é affidato alla Scav fino al 3 dicembre 2019 e non solo al 2018 come riportato nel citato articolo e come dichiarato dall’assessore Mazzocchi”.
“Dopo il 3 dicembre 2019”, continua”, ci sarà il bando di gara per affidare il servizio solamente per quelle società che hanno un monte chilometrico superiore a 350.000 km annui. La Scav che ha un monte chilometrico, inferiore a 350.000 km, non é soggetta a gara in quanto ha un budget chilometrico sotto soglia, quindi l’affidamento del servizio è diretto, come stabilito dalla Regione Abruzzo. Chiaramente l’affidamento diretto è dato a chi ha la concessione, in questo caso il Comune di Avezzano, che può decidere di affidare il servizio a propria discrezione. La domanda sorge spontanea, perché il Comune dovrebbe affidare il trasporto pubblico ad una nuova società penalizzando chi svolge il servizio in maniera continuativa dal 1975 e dichiarare che i dipendenti verranno trasferiti nella nuova società in arrivo? Perché si sottolinea sempre la situazione dei conti della Scav e non si mette mano al portafoglio per dare un’effettiva mano all’azienda in quanto partecipata, come hanno fatto da anni i soci-lavoratori tagliandosi lo stipendio e rinunciando a vari benefit? Ai posteri l’ardua sentenza”.