L’Aquila. Oltre 500 tra cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori, associazioni, movimenti, rappresentanti istituzionali e forze politiche hanno preso parte alla manifestazione “La Sanità Pubblica si difende”, oggi davanti la sede della Direzione Generale della ASL1 Avezzano Sulmona L’Aquila.
Snobbate da chi rappresenta pro tempore la ASL1, “ LA DIREZIONE GENERALE DELLA STESSA ASL1”. Trattate come inopportune, invisibili, inappropriate. I manifestanti hanno trovato Cancelli chiusi , il Fortino difeso.
Il metodo sempre lo stesso. Rifiuto al confronto. Rifiuto a misurarsi e a condividere le scelte di interesse generale.
Eppure nonostante il loro sfuggire, il loro sottrarsi, siamo nel giusto. Rappresentiamo interessi collettivi. ABBIAMO PROPOSTE, RAPPRESENTIAMO BISOGNI.
Li abbiamo oggi ricordati e raccontati. Sono:
-
la riduzione e l’azzeramento delle inaccettabili Liste d’attesa, che nei fatti limitano il diritto alla prevenzione ed alla cura ampliando le disuguaglianze già drammaticamente presenti nella società ;
-
la sostituzione dei medici dei nuclei di cure primarie garantendo continuità assistenziale ed occupazionale;
-
il superamento della carenza di personale attraverso procedure concorsuali, scorrimento graduatorie, stabilizzazione del personale incluso la tipologia 15 Octies;
-
la reinternalizzazione dei servizi afferenti al sistema sanitario e del relativo personale;
-
il potenziamento della medicina territoriale ed il rafforzamento delle attività ospedaliere;
-
investimenti e programmazione per potenziare la rete dei servizi di emergenza ed urgenza,
-
chiarimenti sull’ubicazione, programmazione e quantificazione dei fabbisogni delle Case di comunità,
-
di rivitalizzare e qualificare i consultori familiari;
-
maggiori investimenti in prevenzione e cura della Salute mentale e l’operatività della consulta regionale;
-
il coinvolgimento, la trasparenza e la partecipazione nelle scelte strategiche del sistema sanitario provinciale;
-
il superamento criticità nell’accesso al percorso di studi in Medicina e l’ampliamento delle borse di specializzazione.
-
di garantire l’applicazione della legge 194/78.
Queste le rivendicazioni che ci impongono di mantenere viva la mobilitazione, sino alla soluzione delle criticità rappresentate. Questa la nostra visione di sanità pubblica, di qualità, universale, gratuita e di prossimità. Questi gli obiettivi della mobilitazione. Queste le rivendicazioni che porteremo al confronto del prossimo 20 giugno, data frutto della mobilitazione.