Avezzano. Da qualche giorno è stata ultimata la rotonda che si trova all’uscita dell’autostrada. Su questa mi sento di dire due cose, più precisamente una di elogio e una di rimprovero. Elogio: fino a pochi anni fa era una chimera, ed ho usato volutamente questo gioco di parole, pensare di avere la scritta “nec sine marsis nec contra marsos triumphari posse” all’ingresso di Avezzano, la città più rilevante della Marsica. Devo essere sincero: quando passo lì davanti e vedo quella scritta con il simbolo della chimera …beh … il mio (già alto) senso di appartenenza tocca livelli importanti! Sarà anche una mia impressione, o forse più semplicemente una casualità temporale, ma mi piace pensare che una minuscola parte di questa riscoperta sia dovuta anche a qualcosa che negli ultimi anni è riuscita a riaccendere in qualche modo la “marsicanità” del nostro popolo. Ritengo particolarmente significativo anche l’omaggio all’antenna, visto che Telespazio è un sito importantissimo e ad altissima tecnologia, che fa da contraltare ai nostri altrettanto meravigliosi siti archeologici. La Marsica, fulcro della storia antica, che grazie a Telespazio continua ad esserlo anche nell’epoca delle telecomunicazioni. Rimprovero: anche se non può esser proprio definito tale, un paio di appunti mi sento di farli. Anzitutto sarebbe stato più significativo che l’antenna fosse stata girata verso il vero Telespazio. Poi, anziché l’erba sintetica, avrei diviso a metà la rotonda e da un lato avrei riportato l’acqua per omaggiare l’ex lago Fucino, mentre nell’altra metà avrei riportato i reticoli dei campi di mille sfumature di verde. E’ ovvio che, ripeto, è già un onore che si pensi ad omaggiare sia la nostra storia che il nostro futuro, ma è dall’attenzione ai particolari che si può farlo nella maniera migliore. Mi auguro che chiunque occuperà la poltrona di Sindaco continui sulla strada tracciata e prosegua con una sempre maggior attenzione ai particolari. @francescoproia