Avezzano. La vicenda di Elisabetta, detta Sissi, nel corso degli anni ha subito numerose trasposizioni, cinematografiche e teatrali, che hanno contribuito a mantenere in auge una delle favole più amate dal pubblico femminile. Colei che a soli sedici anni divenne sposa dell’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, è, a tutt’oggi, uno dei personaggi più amati tra i racconti romantici che, generazione dopo generazione, non smette di far sognare ad occhi aperti bambine e donne di tutte le età. Giovedì 26 gennaio, dopo una breve pausa post-natalizia, il Teatro dei Marsi di Avezzano, ha ospitato il musical “La Principessa Sissi”, diretto da Corrado Abbati, dove la magica atmosfera di corte, lo sfarzo e l’amore, vero protagonista della storia, hanno deliziato e intrattenuto il folto pubblico presente in sala.
Sotto la direzione musicale di Alessandro Nidi, la compagnia Abbati ha offerto uno spettacolo moderno ma ricco di buonumore, in cui il cast, affiatato e perfettamente a proprio agio in ognuno dei singoli ruoli, ha divertito e commosso l’audience con una prestazione ricca di danza e musica che, in più di un’occasione, ha richiamato alla mente i classici Disney. D’altronde, la fiaba di Sissi non può prescindere da quelle atmosfere magiche e sentimentali, tanto care al padre dei film d’animazione, che trasportano lo spettatore in un mondo fatato e incantato e che, per tutta la durata dello show, gli fanno dimenticare la realtà che lo circonda. Il musical, da questo punto di vista, assolve pienamente a questa funzione, anche, e soprattutto, grazie ai fantastici costumi di scena, vero punto di forza della rappresentazione della società imperiale, sempre eleganti e curati nei minimi dettagli. Impossibile, infatti, non provare empatia e un pizzico di invidia per le vicende che coinvolgono Sissi e l’Imperatore Francesco Giuseppe (portati in scena rispettivamente dai bravissimi Cristina Calisi e Matteo Borghi) che, nel momento dell’agognato matrimonio, riescono nell’intento di strappare il consenso del pubblico ben prima della fine dello show.
Al termine delle due ore di spettacolo arrivano forti e scroscianti gli applausi di tutto il Teatro dei Marsi che, per una sera, ha potuto dimenticare il periodo nero che la nostra amata regione, l’ Abruzzo, sta vivendo. Ma, come in questa favola dal lieto fine, il popolo abruzzese, abitante di una terra incantata, benché messo a dura prova, si rialzerà, ancora una volta. Più caparbio. Più forte. Più gentile. Federico Falcone