Tagliacozzo. Sembra che questa promessa sia stata rispettata. Lo aveva detto lo scorso anno il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, nella medesima occasione “la conferenza di presentazione del Festival Di Mezz’estate tornerà come un tempo nella capitale”. Così, giovedì 6 luglio, a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, con l’invito diretto a tutte le testate giornalistiche nazionali, si svolgerà la presentazione della più importante manifestazione culturale tagliacozzana. Grandi cambiamenti all’orizzonte riguardo lo svolgimento del tradizionale festival, una linea guida “rivoluzionata” quella introdotta dalla nuova giunta Giovagnorio, con la supervisione dell’assessore alla cultura, Chiara Nanni.
Al momento, è già noto il programma con diverse novità, specie nel campo organizzativo: innanzitutto, la direzione artistica, affidata a Gennaio, con contratto triennale fino al 2020, al giovane direttore d’orchestra di Pescasseroli, Jacopo Sipari, che dopo numerosi anni prende il posto di Giuseppe Berardini. Sipari, trentadue anni, è stato nominato nel 2014, “il piu’ giovane membro” dell’Accademia Tiberina e ha ottenuto numerosi traguardi dal premio “Eccellenza della Musica Abruzzese 2013”, al premio “Eccellenza della Musica Italiana” a Roma e poi ancora il premio “Zire’ d’Oro” come personaggio dell’anno d’Abruzzo per la cultura.
Si partirà il 28 luglio e già il cambiamento inizia a farsi sentire: l’inaugurale concerto d’orchestra non sarà più a cura di una delle bande dei corpi d’Arma nazionale, come aveva introdotto l’ex assessore alla cultura Domenico Amicucci. Sarà invece lo stesso Jacopo Sipari a dirigere Carmina Burana, l’esibizione musicale d’inaugurazione del XXXIII Festival. Nello stesso giorno, aprirà al pubblico un’ampia e originale rassegna espositiva, Contemporanea Ventidiciasette, curata dall’associazione culturale Prospettiva Futura e allestita da numerosi artisti, alcuni anche locali, in un sito molto particolare: si tratta dell’interno delle sale espositive di Villa Bella, la nota piscina comunale, luogo abbandonato ormai da anni e presa oggi come “terra d’arte”, in sintonia con lo stile delle mostre contemporanee. Tanti gli ospiti e i nomi di spettacolo del panorama nazionale e internazionale, a cominciare da Platinette, il direttore d’orchestra Enrique Batiz, Fioretta Mari, alla quale è affidato l’omaggio a Dante Alighieri, il premio Oscar per la colonna sonora de Il Postino, Luis Bacalov. E poi ancora si prospetta grande attesa per l’importante appuntamento di ferragosto. Per la prima volta, la grande Opera approda al noto Festival tagliacozzano con “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini, eseguito dalla squadra di Alberto Paloscia, direttore artistico Fondazione Teatro Goldoni di Livorno e di Dejan Savic, direttore principale del Teatro Nazionale di Belgrado. Si chiuderà poi il 25 agosto con il Notturno d’autore di Shakespeare, uno spettacolo teatrale itinerante nel centro storico della città.
Musica, teatro, opera, premi oscar, mostre contemporanee. Tutto sembra promettere per un gran Festival. Cambio di personale, cambio di luoghi di svolgimento e ovviamente rivoluzione anche degli spettacoli. D’altra parte, non sembra ancora essere arrivato il tempo per la “risurrezione” del cinema, in passato protagonista della manifestazione, negli “anni d’oro” a cura dell’associazione TempiModerni, poi nelle ultime quattro edizioni, era stata trasformata in rassegna cinematografica a cura di Veronica Flora. Ci sarà forse un apposito “spazio” temporale per un nuovo progetto cinematografico? Sicuramente, i nomi degli artisti presenti in programma, nuovi volti giovani, il rinnovamento di numerosi spettacoli, lasciano una grande suspense tra la popolazione per questa trentatreesima edizione. La conferenza di presentazione a Palazzo Madama, chiarirà tutti i dettagli, ma intanto si augura una buona riuscita dell’evento nel coinvolgimento turistico e culturale della città. @Raffaele Castiglione Morelli