Avezzano. Affermazioni crude e dal tono polemico prendono piede tra gli esponenti della politica marsicana: “È proprio vero: Anche le pulci hanno la tosse. Solo al Comune di Avezzano (L’Aquila) accade che quello che può essere considerato un classico personaggio in cerca di autore, tale Maurizio Bianchini, componente dello staff che si è auto-promosso a capo della segreteria politica dell’amministrazione, replichi a una intera coalizione senza averne alcun titolo. E lo fa con lo scopo di difendere ad ogni costo Giovanni Di Pangrazio, un sindaco condannato in primo grado per peculato e sospeso per effetto della legge Severino. È sconcertante!”. Queste le dichiarazioni del coordinatore provinciale della Lega e consigliere comunale di Avezzano, Tiziano Genovesi, che risponde alle parole di Bianchini e precisa “non devo ‘riesumare’ alcun centrodestra. Il centrodestra c’è già, che vi piaccia o no”.
Il consigliere avezzanese ha poi proseguito: “A Bianchini forse sfugge che dopo un provvedimento di sospensione da parte del prefetto non è possibile per un amministratore continuare a dare direttive alla propria ex maggioranza, addirittura entrando indisturbato a Palazzo di città, deve farsi da parte almeno momentaneamente e lasciare al suo vice l’amministrazione della città. Abbiamo sollevato come centrodestra unito un legittimo dubbio, ma come sempre l’opposizione di Avezzano non ha diritto di parola, mi chiedo a questo punto se siamo ancora in una democrazia”, prosegue ironico Genovesi, “ma su questo chiederemo lumi direttamente al prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, e il segretario regionale della Lega, il deputato Luigi D’Eramo, si muoverà con una interrogazione in Parlamento”. Inoltre, Bianchini nella sua nota parla di “armata del centrodestra che ha subito una disfatta contro una coalizione civica”.
Inoltre, aggiunge Genovesi che: “Sono passati mesi ma i Dipaboys continuano a parlare solo di elezioni, del resto da dopo quel giorno non hanno fatto molto, deduco che sia per questo. In ogni caso non sono un segreto i risultati delle elezioni, ma a questo punto il riciclato dalla politica Bianchini giochi a carte scoperte: si continuano a tirare in ballo le amministrative e ipotetici legami con L’Aquila, ma esattamente di chi si parla? Siamo di fronte ad una proiezione junghiana? Bianchini, che non trovando un simbolo di partito è stato raccolto fuori dal Municipio dal sindaco civico ma di centrosinistra, ha forse dimenticato che ogni sua mossa è stata fatta per accontentare il pianolese Guido Quintino Liris, che continua a tentare di monopolizzare Avezzano e la Marsica nella sua personale scalata al Parlamento? Credo che tale Bianchini, quando parla di anonimi sottoscrittori si stia confondendo con la lista ombra di Fratelli d’Italia creata ad hoc da qualche assessore e consigliere regionale a sostegno di Di Pangrazio. In ogni caso chi cerca visibilità è chiaro a tutti e mi duole in questo senso contribuire in questa ‘operazione mediatica’, ma alcuni chiarimenti erano dovuti”. Conclude poi affermando che: “Sottostare a diktat imposti da più fronti e territori non deve essere facile per il baldo garzone Bianchini. A lui auguro di trovare presto una strada propria e di avere la forza e la tenacia per portarla avanti, con o senza imposizioni che arrivano da luminosi paesi dell’Aquilano”.