Sulmona. “A seguito delle notizie apparse su alcune testate on-line, con le quali questa organizzazione sindacale viene chiamata in causa in merito alle dimissioni di diversi componenti del Comitato Unico di Garanzia (CUG) del Comune di Sulmona, riteniamo doveroso e necessario fornire le nostre considerazioni riportandoci ai fatti così come accaduti”, comincia così il comunicato ufficiale rilasciato dalla CGIL provincia dell’Aquila per chiarire la propria posizione in merito alle vincende riguardanti il CUG.
“Si premette che la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 2 del 26/06/2019, avente ad oggetto ‘Misure per promuovere le Pari Opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle Amministrazioni Pubbliche’, prevede che i CUG abbiano una composizione paritetica e che siano formati da componenti designati da ciascuna delle OO.SS. rappresentative, effettivamente presenti all’interno di ogni singola Amministrazione e da un numero pari di rappresentanti dell’Ente, nonché da altrettanti componenti supplenti.
I fatti documentano che questa Organizzazione Sindacale, in data 20 aprile 2020, facendo seguito a richiesta del Comune di Sulmona prot. n. 13598 del 02 aprile 2020, aveva indicato indicato i componenti, effettivo e supplente.
Successivamente, nel 2022, l’Amministrazione Comunale aveva nuovamente invitato tutte le OO.SS. a comunicare i relativi rappresentanti.
In data 2 febbraio u.s. questa Organizzazione Sindacale, avendo appreso della costituzione del CUG (che ricordiamo essere un organismo paritetico) e della mancanza tra i componenti dei rappresentanti designati dalla FP CGIL, ha chiesto l’integrazione con questi ultimi che è stata recepita con determina del 6 febbraio u.s..
Rivolgiamo quindi un invito a tutti ad attenersi ai fatti sopra descritti, che sono stati invece etichettati quale “ingerenza” da parte della CGIL, per giustificare le dimissioni di una parte dei componenti del citato Comitato Unico di Garanzia, tra cui anche lo stesso Presidente che, all’epoca della nostra designazione (aprile 2020), era il Dirigente deputato alla emanazione della determina di costituzione del citato CUG.
Ci teniamo quindi ad evidenziare che, essendo la nostra designazione stata trasmessa ad aprile del 2020 e solo sollecitata a febbraio di quest’anno poiché non era stata presa in considerazione in precedenza, appare del tutto fuori luogo, se non addirittura strumentale, l’utilizzo di espressioni come ‘ingerenza piovuta dal cielo, che sarebbe arrivata non a caso durante un periodo durante il quale il Comitato ha iniziato a rilevare alcune criticità …omissis…(come ndr) la foto del dito medio’, oppure ‘preteso una nomina’ o ancora ‘nomina …omissi… quantomeno inopportuna’.
Riteniamo, inoltre, doveroso formulare alcune riflessioni in merito alle motivazioni espresse dai dimissionari nella nota trasmessa anche alle OO.SS..
Infatti genera sconcerto e disappunto come i dimissionari, a sostegno della pretesa impossibilità di proseguire nel proprio operato, abbiano fatto riferimento alle dimissioni rassegnate dal vice presidente per motivi esclusivamente personali (come peraltro rappresentato dallo stesso) e le “intervenute modifiche alla composizione del Comitato Unico di Garanzia, di cui non si condividono modalità e tempistica” giungendo ad affermare che, in conseguenza di ciò, “non sussistono più le condizioni per il concreto raggiungimento degli obiettivi del Comitato, né di poter operare con la dovuta serenità…”.
Dobbiamo pertanto desumere che siffatto “clima” sarebbe stato determinato dalla designazione di questa sigla sindacale, ovvero dal fatto che sia stata recepita con determina da parte dell’Amministrazione.
Ma i compiti ed il ruolo del CUG sono questi? Il ruolo del CUG è quello di valutare ed entrare nel merito di come e quando una sigla sindacale designa i propri componenti?
Il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni ha composizione paritetica ed è formato da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di Amministrazione e da un pari numero di rappresentanti dell’Amministrazione in modo da assicurare nel complesso la presenza paritaria.
Quello costituito all’interno del Comune di Sulmona era composto da 6 rappresentanti dell’amministrazione (compreso il presidente) e da un solo componente (oltre al sostituto) designato da altra Organizzazione Sindacale. Ne deriva, pertanto, che la richiesta di integrazione avanzata dalla FP CGIL andava nella direzione di ristabilire una migliore (anche se ancora impari e quindi non corretta) composizione.
Tanto si doveva per dovere di cronaca con l’auspicio di una prossima ricomposizione del Comitato che, scevra da qualsivoglia tipologia di strumentalizzazione riguardante fatti che nulla hanno a che vedere con questa Organizzazione Sindacale né tantomeno con il ruolo del CUG, possa finalmente porre in essere ogni azione utile al raggiungimento degli obiettivi di competenza, tra i quali appare essere il più urgente quello del benessere organizzativo e del contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, indipendentemente dalla appartenenza o meno ad una determinata sigla sindacale.