Avezzano. “Da sette mesi ormai è iniziata una nuova era fatta di mascherine, igienizzanti, pannelli in plexiglass e, soprattutto, distanziamento. Tutti elementi indispensabili per tutelare la nostra salute e quella dei nostri figli.
Oggi evitiamo accuratamente i posti affollati ma non potremo farlo per sempre. La musica, i concerti, il cinema sono il motore culturale di ogni città evoluta e non possono essere dimenticati”: a parlare della situazione del settore della cultura e musica nel periodo post lockdown, dovuto all’emergenza coronavirus, è Stefano Fonzi, celebre direttore d’orchestra e maestro di musica marsicano.
“Mi auguro con tutto il cuore che la prossima amministrazione abbia tra le priorità quella di ripartire con una stagione teatrale come quelle che Avezzano ha sempre avuto e che possa intervenire, per quanto possibile, sulla chiusura del cinema Astra”, sottolinea Fonzi, “dopo aver eseguito tantissimi concerti in giro per il mondo ora lavoro ad Avezzano dove, nella mia Accademia Musicale, da cinque anni oltre 200 bambini seguono i corsi di musica. Far seguire loro il corso di pianoforte o di chitarra e non avere la possibilità di portarli a vedere un concerto di un grande musicista in teatro è davvero un danno per la loro crescita culturale”.
“Ho lavorato per quasi dieci anni con il maestro Ennio Morricone”, spiega, “e ciò che più ricordo di quel periodo erano i teatri stracolmi di giovani che si emozionavano all’urlo del coyote de “Il buono il brutto il cattivo”.
Dare la possibilità, in assoluta sicurezza, ai nostri figli di ascoltare un concerto, assistere ad uno spettacolo o guardare l’ultimo cartone animato sul grande schermo credo, e mi auguro”, conclude, “possa essere tra le priorità della nuova amministrazione”.