Pescina. Una delibera per aprire alle strutture ospedaliere private e iniziare a collaborare nella fase di emergenza coronavirus. La Regione Abruzzo, con la delibera 28, ha stretto un patto con le cliniche private per affrontare questo difficile momento. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha ordinato “di implementare il coinvolgimento delle Case di Cura private accreditate della Regione Abruzzo nell’emergenza Covid – 19;
di ribadire, quanto già evidenziato dal Crea in occasione della riunione dello scorso 28 marzo 2020 (All. n. 1) circa la necessità “di tenere fermo, in capo alle strutture sanitarie private l’obbligo del rispetto della normativa nazione in materia con la messa in campo di tutte le misure atte ad evitare le condizioni di contagio a carico dei pazienti Covid negativi, secondo percorsi distinti e isolati in uso presso le Aziende sanitarie pubbliche e secondo i protocolli di utilizzo dei Dispositivi di protezione individuale, in ottemperanza a quanto disposto nell’OPGR n. 12 del 22 marzo 2020″.
L’intento degli amministratori regionali è quello di “stabilire, al termine della presente fase emergenziale, per garantire il celere smaltimento delle liste di attesa medio tempore implementate, l’esigenza di riversare sulla programmazione economico finanziaria regionale 2021 per l’acquisito di prestazioni ospedaliere da privato, eventuali economie sugli stanziamenti aziendali già previsti dalla medesima vigente programmazione 2020; di avviare da subito un confronto finalizzato a definire modalità idonee alla ripresa di tutte le attività ambulatoriali che sarà di grande importanza nel momento in cui verrà meno l’emergenza”.
La notizia ha fatto andare su tutte le furie il sindaco di Pescina, Stefano Iulianella, che aveva proposto l’utilizzo dell’ospedale Serafino Rinaldi per gestire l’emergenza. “Sospendono le attività nelle strutture pubbliche come il Serafino Rinaldi di Pescina con la mano destra e concludono accordi con le cliniche private con la mano sinistra”, ha commentato Iulianella,
“per decogestionare la saturazione dei posti letto di terapia intensiva, sub intensiva e in regime di ricovero ordinario dei presidi ospedalieri pubblici, si mettono a disposizione le strutture private accreditate per l’assistenza ospedaliera per trattare pazienti sia NOcovid19 che Covid19.
La nostra proposta di accogliere nel presidio di Pescina la Geriatria e la lungo degenza per alleggerire la pressione che grava sul PO di Avezzano non andava evidentemente bene. Quando vi diranno che mancheranno le risorse per potenziare i servizi di assistenza territoriale, ricordategli queste scelte”.
Ecco l’ordinanza completa: Ordinanza 28