Tagliacozzo. Ricorso al Consiglio di Stato per fermare l’iter che ha ripristinato tutti i servizi e i posti letto di osservazione all’ospedale Umberto I di Tagliacozzo. La Asl, costretta dalla sentenza del Tar, sta riattivando tutto ciò che era stato tagliato nei mesi precedenti su decisione del commissario straordinario alla Sanità, Gianni Chiodi. Nel frattempo Chiodi presenta l’ennesimo ricorso al Consiglio di Stato. Il pronto soccorso dell’ospedale, secondo la sentenza esecutiva, ora deve disporre 24 ore al giorno di un chirurgo, un anestesista, un cardiologo, un radiologo e un ortopedico immediatamente reperibili, con tutti i connessi servizi di diagnostica strumentale e di analisi di laboratorio avendo a disposizione almeno quattro posti letto per l’osservazione breve. Se qualcosa dovesse andare storto o qualche medico non si dovesse presentare in tempo creando rischi per un paziente potrebbe scattare la denuncia penale. La decisione del Tar dell’Aquila sembrava avesse messo fine a una vicenda durata anni, simbolo dei tagli alla Sanità in Abruzzo. Tutto ciò è infatti avvenuto nel giro di poche settimane dalla notifica avvenuta a gennaio. Ora tutto potrebbe essere messo in discussione. Il Comune di Tagliacozzo, insieme al comitato pro ospedale, continueranno ad opporsi e hanno incaricato l’avvocato Paolo Novella di continuare a controbattere la posizione della Regione e del commissario straordinario.