Canistro. Quali strade percorrere per aiutare gli ex lavoratori della Santa Croce? Lo ha chiesto il deputato Giovanni Paglia di Sinistra Italiana al parlamento alla luce della lettera di protesta inoltrata dai 76 operai che devono avere dall’azienda che fa capo all’imprenditore molisano Camillo Colella. Paglia ha presentato un’interrogazione per far chiarezza sulla vicenda e portare sotto alle luci dei riflettori della cronaca nazionale la storia dei dipendenti dell’azienda che imbottiglia l’acqua della Valle Roveto. “Nel corso del 2016 la società Santa Croce spa, proprietaria dell’omonimo marchio di acqua minerale e dello stabilimento di imbottigliamento di Canistro, viene esclusa dalla concessione di sfruttamento della risorsa idrica, a causa dell’annullamento da parte del TAR dell’aggiudicazione dopo il ricorso del Comune”, ha precisato nella nota Paglia, “in conseguenza di ciò, l’8 settembre 2016 Santa Croce spa provvede a mettere in mobilità tutti i 75 dipendenti, rifiutando anche di cedere lo stabilimento ai terzi subentranti nella concessione. Nel febbraio 2017 i licenziamenti diventano effettivi e da allora i lavoratori e le lavoratrici attendono senza successo che vengano loro corrisposti tfr, ferie non godute e mensilità arretrate, per un importo complessivo pari ad almeno 35mila euro a persona. Santa Croce spa non è una società in difficoltà economiche, ma continua al contrario ad operare attraverso la fonte di Castellina di Castelpizzuto.
Recentemente ha acquisito anche il ruolo di sponsor ufficiale della trasmissione televisiva Grande Fratello Vip, oltre che delle squadre di calcio Lazio e Fiorentina. Appare pertanto particolarmente ingiustificabile l’atteggiamento assunto nei confronti degli ex dipendenti, costretti ad attendere spettanze dovute da una società inadempiente e a spendere tempo e denaro in una causa giudiziaria”. Il deputato di Si ha chiesto ai rappresentanti istituzionali “Se siano a conoscenza della situazione descritta degli ex operai Santa Croce e come intendano operare per garantire l’immediata erogazione di quanto dovuto a lavoratrici e lavoratori”.