Avezzano. Era l’azienda simbolo del nucleo industriale di Avezzano. La crisi economica poi ha colpito duramente il mercato edile e alla Presider sono arrivate sempre meno commesse tanto da spingere, dopo anni di lavoro, la famiglia Lombardi ad chiedere il concordato preventivo fallimentare. Così sulla favola del sito industriale, con 140 dipendenti e un clima definito “familiare”, è caduta la morsa della crisi che ha stravolto tutto. “Siamo stati costretti a ricorrere al concordato perché a nostra volta avevamo avuto numerose richieste da parte di numerose aziende”, ha spiegato il cavalier Donato Lombardi, patron dell’azienda, “purtroppo abbiamo cercato in tutti i modi di rimanere a galla ma dopo 6 anni abbiamo ceduto. L’avallo del tribunale che ha accettato il concordato è sinonimo che l’azienda è in salute. È importante ora che i nostri creditori abbiamo ciò che gli spetta, noi ce l’abbiamo messa tutta”. In base a quanto previsto dalla legge ora si dovrà nominare un procuratore che cercherà di vendere il sito per poter così pagare i debiti accumulati. Non è detto però che la cessione dell’azienda coincida necessariamente con la ripresa dell’attività e per questo si teme per il futuro dei 140 dipendenti. “Il concordato fallimentare di un’azienda storica come la Presider è un duro attacco al tessuto industriale della Marsica”, ha commentato Alfredo Fegatelli, segretario Fiom-Cgil, “seguiremo la vicenda per capire come e se verranno ricollocati i lavoratori. La crisi e la mancata concessione dei fondi europei alla Marsica sta mettendo a dura prova le aziende del territorio”.