Civitella Roveto. A sessantatré anni dalla morte di Enrico Mattei, la premier Giorgia Meloni ha voluto ricordare la figura dell’imprenditore e politico marsicano, sottolineando il suo ruolo decisivo nello sviluppo economico e industriale del dopoguerra. “Ha contribuito alla crescita del nostro Paese”.
Mattei, nato nel 1906 ad Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino, e profondamente legato alla Marsica, in particolare a Civitella Roveto, dove ha vissuto a lungo e dove amava tornare, rappresenta una delle figure più emblematiche della rinascita italiana del secondo dopoguerra.
Fondatore e presidente dell’ENI, seppe trasformare una piccola azienda pubblica in un colosso energetico, puntando su una strategia di indipendenza nazionale e sulla costruzione di rapporti paritari con i Paesi produttori di petrolio.
La sua scomparsa, avvenuta il 27 ottobre 1962 in un misterioso incidente aereo nei cieli di Bascapè, in provincia di Pavia, segnò la fine di un’epoca ma non ne offuscò il mito. Ancora oggi, Mattei è ricordato come un innovatore, capace di coniugare sviluppo economico e visione politica, simbolo di un’Italia che voleva crescere con dignità e autonomia.
“Ci separano 63 anni dalla tragica scomparsa di Enrico Mattei”. Ha dichiarato la Premier Meloni. “Un visionario, un manager e un grande italiano che ha saputo dare lustro all’Italia, contribuendo alla crescita economica e industriale della Nazione. La sua lungimiranza sul tema della politica energetica, e nella realizzazione di una cooperazione con altri Stati, ci ricorda le potenzialità che la nostra Nazione possiede per costruire ponti e generare prosperità per i popoli.
La sua opera ispira ancora oggi l’azione del nostro Governo e si riflette nel “Piano Mattei”, un progetto ambizioso in cui abbiamo investito fin dal nostro insediamento, con l’obiettivo di costruire partenariati su base paritaria con le altre Nazioni, a partire dal Continente africano. Un’iniziativa che sosteniamo con determinazione e volontà, perché le grandi opportunità nascono anche dalla consapevolezza di credere nelle nostre capacità.
E come diceva Mattei: “L’ingegno è vedere possibilità dove gli altri non ne vedono”.