Avezzano. Si riaccendono i riflettori sul caso Powercrop e le parti si preparano per una nuova audizione al Via. Il Comune di Avezzano punta di nuovo il dito sui confini ed evidenzia come l’area dell’impianto a biomasse invaderebbe i confini della riserva naturale guidata di “Monte Salviano”. Per questo la centrale a cippato di pioppo non potrebbe essere realizzata secondo l’ente che giovedì nella riunione del comitato di valutazione impatto ambientale (Via) presenterà le sue osservazioni. Dopo le audizioni delle amministrazioni comunali di Avezzano e Luco dei Marsi, il comitato di opposizione e le associazioni di categoria, i tecnici della Regione avevano infatti deciso di chiedere “un supplemento istruttorio” a ottobre. La società Powercrop dovrà quindi presentare i documenti integrativi al progetto per la realizzazione della una centrale da 93 Mw (Megawatt) prevista nella piana del Fucino, in località Borgo Incile di Avezzano. L’amministrazione comunale di Avezzano, rappresentata dall’assessore Roberto Verdecchia, che ha curato tutto l’iter negli ultimi anni, e dall’assessore Roberto Guanciale, tenterà di fermare il progetto sottolineando la presenza di un’area di interesse naturalistico toccata dal territorio previsto per la realizzazione dell’impianto. L’impianto a biomasse sarà per il 50 per cento di Enel. Seci Energia ed Enel Green Power hanno acquisito la metà di Powercrop, società del Gruppo Maccaferri dedicata alla riconversione energetica a biomasse dell’ex zuccherificio Eridania di Celano, da parte della Società di Enel leader mondiale delle rinnovabili.